Nota di servizio: il contatore delle letture è “saltato” alla mezzanotte del 2 novembre azzerando il conto, per poi ripartire di nuovo. Il totale delle letture dell’articolo aveva superato quota 10 mila alle ore 9 del 3 novembre. In fondo all’articolo la presentazione con la quale abbiamo iniziato il nostro servizio in diretta itinerante.

 

ASCOLI PICENO – Una giornata intensa, per gli occhi e per il cuore. Una giornata che è servita a dare una informazione il più possibile completa riguardo la situazione di una parte della nostra provincia, quella forse che trova meno spazio mediatico a causa del dramma sicuramente più grave toccato da altre zone che continuano a piangere centinaia di vittime. Sappiamo, tuttavia, che il nervo da noi attraversato è solo una piccola porzione del tessuto gravemente ferito del Piceno dopo il terremoto che sta ciclicamente proponendosi a partire dal 24 agosto. Sarà nostro dovere, per quanto di nostra competenza, raccogliere anche il dolore che, più intenso, si annida a ridosso della catena montuosa dei Sibillini, attraversati oggi da una cupa aurea di distruzione. Per contribuire a non spegnere la luce in luoghi dove ci sarà bisogno di una attenzione continua per evitare che queste terre rischino di perdere una sfida storica: rinascere ancora.

ORE 17:30 – MONTALTO – I danni a Montalto sembrano più  contenuti. Il Sindaco Raffaele Tassotti afferma: “Tutti gli edifici pubblici hanno subito delle lesioni, l’ultimo piano del municipio è inagibile assieme a molti altri uffici. Una parte di Porchia è transennata perché il campanile è pericolante, c’è stato sopralluogo dei Vigili del Fuoco mentre in un’altra zona ci sono dei crolli in atto, così come al Museo Diocesano e lesioni alla Torre Civica. Anche il tetto dell’Opera Pia casa di Riposo è crollato in più punti. La scuola materna addirittura è inagibile dal 24 agosto. Speriamo che non arrivi un’altra scossa come quella di domenica altrimenti crollerà tutto quello che è rimasto in piedi. La ricostruzione richiederà un lavoro che durerà quasi una generazione, ero sindaco nel ’97 e allora si intervenne molto rapidamente e se a Montalto abbiamo registrato meno danni è perché furono fatte bene le cose, il Governo deve curare i nostri borghi e non maltrattarli”.

ORE 17 – FORCE – La situazione descritta dal Sindaco di Force Augusto Curti. VIDEO

ORE 16:30 – FORCE – LE TESTIMONIANZE DALLA TENDOPOLI – Siamo arrivati nella tendopoli di Force dove sono ospitate circa cento persone tra cui molti anziani e bambini. Abbiamo ascoltato due ragazzi, Stefano che ha una casa molto lesionata nel centro storico, e Claudio che ha una abitazione in campagna che ha subito qualche danno ed è in fase di accertamento strutturale. Stefano lavora all’ospedale di Ascoli: “In tenda si vive abbastanza bene, è abbastanza accogliente, il colpo duro è stato soprattutto per gli anziani che hanno dovuto abbandonare le loro case, a cui erano legatissimi”. Chiude dicendo: “È difficile che Force si riprenda perché servono tempo e risorse e ci sono zone con maggiore priorità. La popolazione è molto anziana e chi ha potuto si è già trasferito sulla costa, difficile pensare che possano mai tornare a Force”.

Una ricchezza di Force negli ultimi anni è stato il turismo con il paese che d’estate si riempiva di turisti inglesi e olandesi e con la festa Antichi Sapori “riuscivamo a creare un indotto molto grande, già dopo la scossa del 24 agosto gli stranieri se ne sono andati in massa per la paura” ci spiega invece Claudio, che lavora in una vigna nei pressi di Rotella.

VIDEO La tendopoli a Force, allestita nel campo sportivo con circa 100 persone

VIDEO Una panoramica del borgo di Force, fortemente lesionato e completamente evacuato. Tanti crolli e popolazione trasferita in tenda e in una palestra. Riviera Oggi è riuscita a entrare scortata dai Vigili del Fuoco.

VIDEO Riviera Oggi entra nel borgo evacuato di Force, siamo stati scortati dai Vigili del Fuoco.

 

ORE 16 – FORCE – La Protezione Civile, arrivata questa mattina da Viterbo sta montando le tende per la notte. Nei VIDEO le operazioni di montaggio e due volontari che ci parlano del lavoro di queste ore. E’ stata approntata stamane anche una cucina mobile che ha preparato e servito oggi la colazione ai terremotati e i primi 120 pranzi.

 

ORE 15:30 – FORCE – Decine e decine di persone alloggiano tra la palestra e una tendopoli. È la situazione più dura e pesante che abbiamo incontrato fino ad ora nel nostro viaggio. La protezione civile è arrivata oggi con una cucina da campo e per tirare su il morale agli abitanti di Force.

ORE 14 – ROTELLA – Il centro storico di Rotella è interamente chiuso, si tratta di zona rossa. Troviamo molte case pericolanti e crolli, solai completamente buttati giù dalle scosse di terremoto. I pochi, perlopiù anziani, che ancora abitavano il borgo sono stati evacuati e meno di una decina di anziane vedove sono state trasferite provvisoriamente a Palazzo Magnalbò, dove è stata destinata a ognuno di loro una stanza monolocale con cucina e letto. Un’anziana donna ci racconta: “Casa mia è crollata, non so se ci rientrerò mai” mentre un’altra con una colorita espressione afferma “Sant’Emidio (protettore dai terremoti n.d.r.) fa presto a distruggere ma non sappiamo quando ricostruirà”.

ORE 13:00 – APPIGNANO DEL TRONTO – Siamo ad Appignano dove il centro storico è totalmente interdetto al traffico, con crolli parziali e molti edifici gravemente danneggiati. Il Centro Operativo Comunale al momento si trova all’interno di un container dov’è in corso una riunione di emergenza. Alla chiesa di San Michele Arcangelo si registrano crolli dei merli e danni all’abside.

Ieri incontro del Comune con Soprintendenza, Regione Marche e Protezione Civile, “attendiamo entro oggi un preventivo di una ditta per cucire e scucire mattoni dalla cuspide del campanile” ci dice il sindaco Sara Moreschini. Dopo l’intervento la piazza sarebbe in sicurezza. “Ventidue le famiglie fuori casa in questo momento, le scuole saranno chiuse fino a sabato in modo da effettuare tutti i controlli e tranquillizzare la popolazione” ci rivela ancora il sindaco. “È una situazione complessa, tante persone, comprese quelle che non hanno l’inagibilità a casa stanno preferendo di dormire in palestra” chiosa ancora Sara Moreschini.

ORE 12:20 – LA TORRE DI RIPABERARDA – Video

ORE 11:30 – RIPABERARDA – All’interno delle storiche mura di Ripaberarda non vive più nessuno tra mura crollate e case lesionate si sente soltanto un suono, il canto degli uccelli. “Se togli la chiesa e il campanile in un borgo del genere non rimane nulla” ci dicono due uomini qui residenti. “C’era un progetto per riportare in sicurezza il campanile e se parlò dopo il sisma del 24 agosto. Qui occorrono tempo e denaro, se non si interviene subito Ripaberarda è destinata a morire”. FOTO

ORE 11 – CASTIGNANO – La Chiesa San Pietro e Paolo presenta crepe interne nell’abside, nel paese una decina di persone sfollate e alcuni solai crollati all’interno. Ripaberarda è disastrata, il centro storico interdetto, “diversi palazzi crollati e la torre è fortemente lesionata, i merli sono caduti e si rischia il crollo da un momento all’altro” dice il Sindaco Fabio Polini. VIDEO

ORE 10:30 – OFFIDA – Parla un residente, classe 1930 che ricorda il terremoto del 1943. VIDEO

ORE 10 – SANTA MARIA DELLA ROCCA, OFFIDA – La chiesa presenta alcune nuove crepe che partono da terra e arrivano fino al tetto e al campanile, nel lato est, mentre i lati sud ed ovest sembrano non aver subito conseguenze. Purtroppo la scossa di terremoto va ad insistere su una serie di danni subiti dalla splendida chiesa offidana. Un cittadino che incontriamo proprio davanti alla chiesa ci spiega: “All’inizio del Novecento è stata posta una massicciata in cemento armato su un lato della rupe, ma per assenza di fondi il progetto originario di protezione integrale della rupe non è stato mai terminato. Purtroppo fondi non ce ne sono ma lo Stato e l’Unione Europea dovrebbero intervenire”. Dentro la chiesa, al momento chiusa, si sono verificati dei piccoli ma ulteriori danni rispetto agli affreschi presenti e ad una scala interna. “L’umidità sta rovinando gli affreschi e non si interviene da anni. Inoltre la parete ad est, dove non c’è protezione, si sta mano a mano distaccando dal resto della struttura”. Pubblichiamo foto e video dall’esterno della chiesa.VIDEO

ORE 10 – OFFIDA – Sisma, gli effetti a Offida: parla il sindaco Valerio Lucciarini.

ORE 9:30 – OFFIDA – Ad Offida molte abitazioni del centro storico sono transennate ma i danni più seri sembra averli riportati il Municipio, con una grossa crepa visibile su uno dei muri della Sala Consiliare. Anche a livello sociale le ripercussioni del terremoto si sono fatte sentire col sindaco Valerio Lucciarini che ci parla di “sedici nuclei familiari che sono stati evacuati dalle loro case, alcuni al momento alloggiano da familiari mentre altre persone sono state ricollocate nelle strutture ricettive di Offida”.

ORE 9:00 – MONTEPRANDONE – Il nostro viaggio inizia da Monteprandone e dal suo centro storico. Il Palazzo Comunale rimane chiuso così come la Chiesa di San Nicolò di Bari. Nel resto del borgo non ci sono danni, la paura è stata tanta nelle ore della scossa e in quelle immediatamente successive ma al momento i cittadini sembrano abbastanza tranquilli e anzi, qualcuno invita a non creare facili allarmismi attorno a Monteprandone. Gli uffici comunali in giornata riceveranno dati più accurati sugli eventuali danni riportati dalle strutture precauzionalmente chiuse.

 

*Nella giornata di mercoledì 2 novembre la redazione di PicenoOggi.it – RivieraOggi.it proporrà ai propri lettori un “live” dai centri collinari compresi tra l’Adriatico e i la “zona rossa” dei Sibillini per documentare la situazione a pochi giorni dal terremoto del 30 ottobre, tragico seguito delle già forti scosse del 24 agosto e del 26 ottobre 2016.

La nostra sarà una diretta itinerante con lanci in tempo reale di fotografie, interviste, testimonianze e video, partendo da Monteprandone di primo mattino per toccare quanti più centri compresi tra le valli del Tronto, del Tesino e dell’Aso.

A tal proposito invitiamo a contattarci e a fornirci informazioni inerenti, compreso invio di foto e video, utilizzando i seguenti contatti:

Pier Paolo Flammini, 3289519554 – [email protected]

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