ANCONA – “Sembra quasi, che il terremoto sia solo un problema della maggioranza e del Pd in particolare. Ma non è affatto così, è il problema di una intera regione e quindi di chi rappresenta la sua gente”.

Così il consigliere regionale della Lega Nord, Sandro Zaffiri, incontrando giovedì 3 la stampa nella sede dell’Assemblea legislativa delle Marche, assieme alle altre forze politiche dell’opposizione di centrodestra: Forza Italia, con Piero Celani; Area Popolare – Marche 2010, con Mirco Carloni; e Fratelli d’Italia, assente la consigliera Elena Leonardi per impegni istituzionali.

Dunque una dura critica all’operato politico del governo regionale per non aver coinvolto in alcun modo tutte le forze politiche presenti in Consiglio regionale. Anche se ovviamente tutti hanno espresso solidarietà alle popolazioni colpite da questa immane tragedia, ringraziando tutti coloro che si sono occupati in modo encomiabile della prima fase di emergenza.

E mentre Mirco Carloni ha chiesto che venga istituita una Commissione consiliare straordinaria che affronti e studi tutte le questioni connesse al sisma che ha duramente colpito anche le Marche, Piero Celani ha definito inammissibile il fatto che «mentre noi siamo qui, parte della giunta – il presidente Luca Ceriscioli e la sua vice Anna  Casini – accompagnati  da consiglieri della sola maggioranza, cioè del Pd, stanno sul territorio con i sindaci, noi consiglieri di minoranza – eletti negli stessi territori – non ne veniamo informati».

“A questo punto – ha aggiunto Celani – chiediamo con forza alla giunta cosa stia facendo la Regione, come pensa di aiutare gli allevatori in difficoltà e i titolari delle attività economiche, quante risorse sono già state impegnate, quante ancora si pensa di impegnarne, e quante ne sono già state trasferite dal governo”.

Zaffiri, Celani e Carloni hanno poi duramente criticato il ritardo con cui saranno approntati i container e successivamente le casette di legno. «Se i tempi saranno quelli annunciati – vale a dire due mesi per i primi e addirittura otto per le case in legno – allora significa che verrà lacerato definitivamente il tessuto sociale e relazionale di tutte quelle persone che, nel frattempo, sono state sistemate negli alberghi della costa, con l’allontanamento dalle loro comunità».

“Non era certamente questo il modo per affrontare il post emergenza», hanno aggiunto i tre esponenti dell’opposizione di centrodestra. «Se alla maggioranza in Regione stava a cuore veramente il mantenimento sul posto di quelle comunità, allora avrebbe dovuto impedire che si verificasse questo esodo in modo così massiccio”.

“La nostra preoccupazione – concludono – è che quei cittadini non tornino più nei loro luoghi di origine e residenza. Noi però vigileremo perché ciò non avvenga”.


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