ASCOLI PICENO – «Sembrerebbe un film comico, se solo non si trattasse di strutture simbolo di una città. Le scuole, da sempre, sono quegli edifici che necessitano di maggiori attenzioni proprio perché nelle aule ci sono i nostri figli, il futuro del nostro territorio». A proposito dell’inagibilità post-terremoto dell’edificio scolastico di Monticelli, Francesco Ameli, capogruppo del Pd in Consiglio comunale inizia così il suo duro attacco all’amministrazione Castelli.

«Nel 2016 – scrive Ameli – è inconcepibile l’inagibilità (come si apprende da una dichiarazione video di Castelli) di una delle strutture più recenti, al contrario di altri plessi storici cittadini che sembrerebbero essere in condizioni decisamente migliori. E se ci sono stati degli errori è bene che i soggetti preposti portino a conoscenza la verità dei fatti».

«La cosa più grave – sostiene Ameli – è che nel 2014, la giunta Castelli, con la delibera 227, cancellò 3 milioni di euro destinati al completamento della scuola media di Monticelli, valutata come opera di grosso impatto economico. Da quando investire sulle scuole è diventato un problema? Se fossero stati fatti quei lavori forse oggi non ci sarebbe la scuola chiusa».

«Il tutto giustificandolo, nel 2014, con la necessità di maggiori costi per i 27 alloggi ERAP, ancora non realizzati. Anzi con uno slittamento del mutuo comunale per la loro realizzazione nei prossimi anni.

Secondo Ameli, questo è «un fatto di una gravità inaudita che già nel 2014 affrontammo anche all’interno del circolo Pd di Monticelli, ma che purtroppo è passato inosservato ai più. Ora è necessario correre ai ripari, e pensiamo sia utile e necessario un grande piano di investimenti sulle scuole della nostra città. Investimenti per gli studenti di oggi e quelli di domani. Investimenti che potevano essere fatti già negli anni addietro, ma si sa… non sono strumenti di consenso immediato e mediatico».

«Dunque – conclude Francesco Ameli – è ora di provvedere ad uno studio sulla vulnerabilità dei nostri plessi scolastici. La sicurezza delle scuole è un problema culturale, e pertanto è giusto che tutti i cittadini siano consci del significato ed impongano le loro necessità senza strumentalizzazione alcuna. Per rendere sicure le nostre scuole è bene programmare gli interventi con urgenza e costanza, senza alcun dirottamento di fondi. Torniamo a fare investimenti sulle scuole. Investimenti che saranno fuori dal patto di stabilità. Caro sindaco, è già tardi!»


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