ASCOLI PICENO –  La squadra di calcio del quartiere più popoloso di Ascoli è ormai una realtà. Seconda stagione in serie D e risultati incredibili quelli raggiunti dai ragazzi guidati da mister Stallone. La scorsa stagione storica salvezza avvenuta dopo un campionato a due volti, girone di andata impeccabile per una classifica che vedeva i biancoazzurri nelle prime posizioni, poi alcuni problemi societari  hanno intaccato la situazione ma la salvezza è arrivata comunque al termine della stagione. Una squadra che non potendo giocare nel piccolo impianto del quartiere si è trasferita al Del Duca, poi però in questa stagione ha potuto disputare solo un match nello stadio che ospita anche l’Ascoli Picchio.

Nel Velodromo di Monticelli, intitolato allo scomparso e mai dimenticato Don Mauro Bartolini, che ha fondato la società per tirare via i ragazzi dalla strada,  la squadra ha scalato le classifiche sino a giungere nei Dilettanti, si allena insieme al settore giovanile, dividendo lo spazio. Una realtà che pochi conoscono, l’oratorio, ma che fa di questo la sua unicità. Ringrazia la società, il tecnico: “E’ una società nata per volontariato, da Don Mauro a persone che hanno messo il cuore. Ogni anno lo sforzo economico e organizzativo è più alto. Faccio un plauso a Francesco Castelli e al nuovo presidente Palatroni che ha avuto coraggio e anche a Paoletti e Carosi, che ricordo con affetto e riconoscenza per aver portato questa squadra in serie D e per tutto quello che hanno fatto per i ragazzi di questo quartiere con grandi sacrifici anche economici.”

Nulla ha sfiduciato i ragazzi che stanno anche quest’anno ottenendo risultati incredibili, tra cui due vittorie che sono due imprese: battuta la Fermana al “Recchioni” e vittoria in trasferta anche con la prima della classe l’Olympia Agnonese, con gol vittoria di Pedalino al 91esimo. Al termine del match il tecnico Stallone aveva dichiarato:”Quando imprese cosi si ripetono non si può parlare di caso, ma di qualcosa che è nel DNA della squadra e della società. Una voglia di lottare e non mollare mai anche quando tutto sembra andare contro; quando le partite contano veramente. Negli ultimi anni questa squadra ha vinto tutti i play off e i play out ai quali ha partecipato. Chiunque viene qui sposa la filosofia e il modo di essere di questa società”.

La scorsa stagione l’impresa al Riviera delle Palme che nessuno potrà mai dimenticare: la vittoria  contro la Sambenedettese, rocambolesca con 9 gol in un solo match, il risultato finale premiò la squadra ascolana con un 4-5 indimenticabile con festa al rientro ad Ascoli. “Una data indimenticabile – afferma il tecnico – 4 ottobre 2015, una data storica erano 80 anni che una realtà ascolana non vinceva a San Benedetto, riduttivo parlare di rivalità era come Davide contro Golia, il povero che vince col grande. Non era Ascoli contro San Benedetto ma fa capire come a volte si possono creare grandi risultati solo con il grande amore e passione per il proprio territorio”.

Certo è che nella mente di tutti echeggia l’esempio del Chievo Verona, piccolo quartiere di Verona che nei primi anni 2000, ottenne una storica promozione in serie A. In quella stagione riuscì contro ogni pronostico a scalare la classifica della massima serie, temuta anche dalle grandi del calcio italiano e chiudendo il campionato al quinto posto con una storica qualificazione in Coppa Uefa. Chissà che il miracolo non possa ripetersi anche per il Monticelli che intanto si gode le sue piccole (si fa per dire) imprese.

(fonte video: le immagini della partita Sambenedettese – Monticelli sono riprese dal canale YouTube Samb Channel – le immagine relative ai festeggiamenti sono riprese da Luca Gabrielli)


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