ANCONA – Il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, ha commentato la diramazione della nuova area del cratere dopo i sisma del 26 e 30 ottobre. Riportiamo una nota.

E’ stato reso noto l’elenco dei 57 Comuni che fanno parte del cratere del terremoto dopo le scosse del 26 e 30 ottobre. Rispetto al precedente sisma, che vedeva coinvolti 36.575 abitanti, oggi la popolazione interessata è di quasi 350 mila abitanti. Il perimetro delle aree colpite è molto più ampio rispetto al primo terremoto. Le Marche sono la regione più colpita da questo sisma. Con il decreto parte ufficialmente la ricostruzione, nel momento in cui la nostra Regione è ancora impegnata nell’assistenza di oltre 25 mila persone, ma già proiettata con l’organizzazione degli uffici e di tutte le forze in campo verso la seconda fase.

Un lavoro straordinario che non lascia indietro nessuno. Questa volta non si tratta, come in altre analoghe catastrofi, di aiutare qualche area duramente colpita, ma in gioco c’è lo sviluppo di tutta la regione. È in gioco un pezzo del destino della nostra regione. Il governo ci ha fornito gli strumenti legislativi per favorire concretamente la ricostruzione. A noi spetta dare operatività e pianificazione per restituire alle nostre montagne la vita che gli appartiene e che è parte dell’identità della nostra regione. Voglio rassicurare ancora una volta che per i cittadini non c’è differenza tra dentro e fuori cratere: tutti i danni diretti causati dal sisma ad abitazioni o ad attività commerciali, edifici pubblici, dentro e fuori il cratere, saranno risarciti al 100 per cento, (fatta eccezione per le seconde case fuori cratere che non si trovino nei centri storici e nei borghi per cui è previsto comunque un risarcimento al 50 per cento”.

SISMA, LE RILEVAZIONI AGGIORNATE La Regione Marche fornisce inoltre i seguenti dati.

Il numero dei Comuni coinvolti si attesta a 122: 54 nella provincia di Macerata, 26 in quella di Fermo, 28 nell’Ascolano e 14 nella provincia di Ancona. 286 la zone rosse: 160 nel maceratese, 20 nel fermano, 98 nel Piceno e 8 nell’Anconetano.

62 sono invece i municipi inagibili (33 nella provincia di Macerata, 9 di Fermo, 18 di Ascoli Piceno e 2 di Ancona).

Le persone assistite sono ad oggi 26.374 in totale: di cui 8.362 in loco (palestre, capannoni, palazzetti); 10.153 mila in autonoma sistemazione e 7.859 in albergo.

Le attività produttive dichiarate inagibili sono invece 998, di cui 917 nel maceratese, 37 nel fermano, 40  nell’ascolano e 4 nell’anconetano.

Le stalle inagibili sono 214, (112 nella provincia di Macerata, 10 in quella di Fermo, 35 nel Piceno e 57 nella provincia di Ancona).


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