ASCOLI PICENO – Un buon pareggio quello ottenuto dal Picchio contro il Perugia dell’ex Bucchi, un pareggio che lascia l’amaro in bocca per i rigori negati e il dispiacere di non giocare davanti ai tifosi: “Sicuramente dispiace giocare senza tifosi, la situazione della Curva Sud si conosce da tempo.  E’ vero che c’è gente che ha perso tutto e questo è la cosa più importante, ma per la questione stadio si poteva fare qualcosa in più, anche perché con tutto quello che è successo venire all’impianto sportivo con la famiglia e i figli è anche un modo per distrarsi e pensare ad altro. ”

Primo gol in campionato per l’attaccante pugliese:“Sono molto contento per il gol, lo aspettavo da tanto, per me era un’occasione importante e penso di averla sfruttata. Ho aspettato la mia chance, quando vedo che si lavora bene in settimana e le cose vengono fatte con criterio, so che l’unica cosa che posso fare è correre e allenarmi e dare il meglio di me aspettando il mio momento. Le due punte? Sono sempre favorevole alle due punte, a me piace questo modulo e con Cacia mi sono sempre trovato bene quando è capitato di giocare insieme”.

Anche bomber Cacia esprime parole di contentezza per il compagno di reparto:“Sono contento per il gol che ha segnato Leo Perez perché si merita questo tipo di soddisfazioni, è un ragazzo serio, bravo, ha aspettato il suo momento e l’ha sfruttato al 100%. Oggi si è visto un altro tipo di Ascoli, giocando in questa maniera con me e Leo davanti siamo stati molto più pericolosi e gli avversari hanno avuto meno punti di riferimento. Leo ha dato anche una mano dietro, lui ha caratteristiche diverse dalle mie ed è più portato a fare questo tipo di sacrificio, forse ci completiamo anche per questo. L’errore di Augustyn? Ci sta, capita, bisogna essere un po’ più concentrati, oggi alla fine non ci è costato così caro, ci è andata bene. Augustyn è diventato insieme a Mengoni un pilastro della difesa. Gli errori dell’arbitro? Meritiamo rispetto, oggi ha commesso troppi errori. 10’ prima dell’episodio del rigore mi ha ammonito per simulazione e invece sono caduto davvero e poi non mi ha dato un rigore netto. Allora avrebbe dovuto ammonirmi di nuovo per simulazione. In società si faranno sentire. La mancanza di pubblico? Mi era già capitato ma non a causa del sisma. Non è tanto il giocare a porte chiuse, anche se non è il massimo, ma tutto quello che c’è stato prima di questa partita: tanta gente si riempie la bocca della parola solidarietà, si era parlato di partite del cuore e quant’altro e poi all’atto pratico nessuno ci ha dato un campo per giocare. Forse si dovrebbero fare più fatti e meno parole altrimenti fra 15 giorni ci ritroveremo con lo stesso problema. A buon intenditor, poche parole”.


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