ASCOLI PICENO – Blitz delle Fiamme Gialle. La Guardia di Finanza di Ascoli Piceno ha dato esecuzione all’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere nei confronti di sei persone. Operazione rinominata Black Beast.

Sono componenti di un’organizzazione criminale, ben strutturata sul territorio nazionale, dedita allo sfruttamento della prostituzione.

I dettagli dell’operazione sono stati resi noti durante una conferenza stampa a Fermo nella mattinata del 30 novembre presso gli uffici della Guardia di Finanza fermana.

E’ scattato alle prime luci dell’alba del 30 novembre il blitz dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Ascoli Piceno finalizzato all’esecuzione dell’ordinanza di applicazione di misure cautelari in carcere emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Fermo.

Coinvolti cinque rumeni (tra cui una donna) e un italiano (con operazioni ancora in corso sulla scorta delle indagini delegate dal Procuratore Capo della Repubblica di Fermo, Domenico Seccia, dirette dal Sostituto Procuratore della Repubblica, Nadia Caruso e condotte dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fermo) che sono risultati appartenere a un’organizzazione criminale ben strutturata sul territorio nazionale, dedita allo sfruttamento della prostituzione.

Le attività (che vedono impegnati circa 120 finanzieri con l’ausilio di 4 unità cinofile e coadiuvati dai baschi verdi del Gruppo di Ancona, i militari specialisti “Anti Terrorismo e Pronto Impiego”) si sono sviluppate anche attraverso la contestuale esecuzione di 26 perquisizioni domiciliari e il sequestro di un’autovettura in forza del decreto emesso dalla Procura di Fermo.

Le indagini hanno consentito non solo di individuare l’associazione per delinquere, ma anche le distinte condotte illecite attuate da ciascun soggetto indagato, ricostruendosi l’operato di un imponente sodalizio che induceva giovani ragazze rumene alla prostituzione soprattutto nel territorio del Fermano sia in strada sia presso le abitazioni private.

Determinanti, per l’avvio delle indagini, sono state le pregresse risultanze delle attività di controllo economico del territorio condotte dallo stesso Gruppo di Fermo che, nello specifico, avevano riguardato le locazioni degli immobili nell’Elpidiense e nel quartiere di “Lido Tre Archi”: un’occasione sfruttata infatti anche per monitorare i flussi finanziari dei due proprietari degli immobili e di alcune inquiline dedite all’esercizio del meretricio.

I provvedimenti sono consequenziali agli esiti di complesse attività investigative svolte direttamente e con continuità dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Fermo che, attraverso appostamenti, pedinamenti, rilevamenti e indagini tecniche, sono riuscite a raccogliere diversi elementi comprovanti le attività del gruppo malavitoso che hanno tracciato un quadro probante di tutto rilievo sia relativamente alla sussistenza dei reati, sia ai relativi autori.

Un quadro che, sottoposto al vaglio del Giudice delle Indagini Preliminari, ha consentito di arrivare ai sei arresti di oggi in una realtà, quella del Fermano, che da tempo reclamava un intervento da parte delle Istituzioni e di cui l’articolata e complessa attività investigativa odierna costituisce l’epilogo, arrivando a sradicare completamente la principale associazione criminale che gestiva la prostituzione lungo la costa.

Di seguito i nominativi dei soggetti interessati dalla misura cautelare.

1. C. I. E., rumeno, anni 26, di Fermo.

2. M.T.I., rumeno, anni 30, di Porto Sant’Elpidio

3. M. V., rumeno, anni 34, di Fermo.

4. R. L. I., rumena, anni 24, di Porto Sant’Elpidio.

5. P. C., italiano, anni 61, di Porto Sant’Elpidio.

6. O. M., rumeno, anni 30, di Porto Sant’Elpidio.


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