ASCOLI PICENO – Nel pomeriggio del 30 novembre è giunta la notizia che il Tar Marche ha respinto i nove ricorsi presentati dal Comune di Ascoli ed Ascoli Servizi Comunali. Inoltre il Tribunale Amministrativo ha anche condannato il Comune di Ascoli e Ascoli Servizi Comunali, in solido fra loro, al pagamento in favore della Provincia delle spese di giudizio per complessivi 3 mila euro e Ascoli Servizi Comunali al pagamento di mille euro in favore dell’Ata n. 5 delle spese di giudizio (CLICCA QUI).

Non si è fatto attendere il pensiero del Partito Democratico ascolano a riguardo. Il gruppo consiliare ha affermato: “Il fatto che il Tar abbia respinto i ricorsi (226, 688, 699, 260, 267, 256, 671, 696 e 697) promossi dal Comune di Ascoli Piceno ed Ascoli Servizi Comunali nei confronti della Provincia, mette a nudo la strumentalità politica delle azioni messe in atto dal sindaco Castelli – prosegue il gruppo – Ricorsi, usati come clava nei confronti del buon governo della Provincia di Ascoli Piceno. Spiace che a rimetterci da queste figuracce amministrative non siano i governanti della città, ma siano i cittadini ascolani”.

Il gruppo consiliare Pd ha aggiunto: “Mentre c’è chi si diverte senza motivo a giocare a suon di carte bollate, ad oggi ancora non è iniziata la raccolta differenziata in tutta la città ed in compenso la tari è aumentata del 21%.  Piuttosto che presentare ricorsi di dubbia utilità e girare per il referendum, il sindaco dovrebbe occuparsi di gestire le problematiche ambientali di Ascoli Piceno. La raccolta differenziata ferma ancora al palo, incide negativamente sull’ambiente e sulle nostre tasche. E tutto ciò non è più sostenibile. Doveva iniziare tempo fa. Neanche Pinocchio era in grado di dire tutte queste castronerie sulle date di inizio della differenziata come hanno fatto Castelli e questa amministrazione”.

Il gruppo consiliare Pd si sofferma anche sul delicato tema dell’ambiente: “Parlando di ambiente è prioritario l’intervento per la chiusura delle vasche 4 e 5 insistenti su Relluce. E’ incomprensibile l’inattività dell’amministrazione e dei sui responsabili su un tema cruciale com’e’ quello del rispetto ambientale. L’impressione è che tutto ciò serva solo a rinviare l’agonia politico-amministrativa di chi non sta facendo altro che rimandare la soluzione di problemi senza mai affrontarli. C’è bisogno di coraggio, e purtroppo in comune c’è chi non ne ha – prosegue il gruppo – Tale comportamento, non fa altro che isolare il comune di Ascoli nei confronti della realtà provinciale.  Tutto ciò si unisce ad una figuraccia amministrativa unica”.

Il gruppo consiliare Pd conclude il suo pensiero con una picconata al primo cittadino ascolano: “Ma il dispiacere più grande è che a rimetterci è stato un ente, usato come arma politica dal sindaco Castelli e che grazie a lui riesce a collezionare solamente figuracce. La città merita di meglio. Non possiamo abituarci alla mediocrità”.


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