SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Buona affluenza di gente alla sala consiliare di San Benedetto nel tardo pomeriggio del primo dicembre per la presentazione del libro “No, Caro Matteo” del sindaco di Ascoli, Guido Castelli.

A fare gli “onori di casa” il sindaco Pasqualino Piunti insieme al vice sindaco Andrea Assenti.

Il testo, definito dal primo cittadino ascolano, “una lettera aperta di un Sindaco deluso dal Sindaco d’Italia” è un chiaro attacco al Premier Matteo Renzi.

Guido Castelli ha illustrato ai presenti la cronistoria dell’avvento dell’ex primo cittadino di Firenze al Governo che “è diventato il più rigoroso prosecutore del disegno elitario e centralistico del professor Monti”.

“Matteo Renzi ha fatto perdere ancora di più la fiducia degli italiani nei confronti delle istituzioni – afferma il sindaco di Ascoli – Per riottenerla bisogna ripartire dal Comune. Dal rapporto con il sindaco. Però il Premier rischia di trasformare i primi cittadini in sceriffi di Nottingham incaricandoli di esigere tasse sempre più alte, non per dare servizi migliori agli abitanti ma per colmare il debito dello Stato“.

“Proprio da chi si è sempre reputato il sindaco d’Italia – dichiara duramente Guido Castelli – Ha chiesto ai Comuni di tagliare e tassare i bilanci, quindi i servizi, e di aumentare le tasse locali, da riversare nel bilancio dello Stato. Il Governo Renzi ha seguito e perfezionato il disegno dell’ex presidente Monti“.

Il sindaco ascolano al Referendum voterà No: “Il referendum costituzionale, se approvato, potrebbe mettere una pietra tombale sul principio di sussidarietà, sull’autonomia locale e sulla responsabilità di chi governa le nostre città”.


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