ROMA – Proseguono le verifiche di agibilità con procedura Fast (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati attivata, dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre, nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e nel Lazio.

Secondo i dati forniti dalle Regioni alla Di.coma.c., aggiornati al 2 dicembre, le squadre di tecnici abilitati hanno effettuato complessivamente 18.942 verifiche su edifici privati: 7.835 in Umbria, 1.602 in Abruzzo e 9.505 nelle Marche. Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 7.331 e 656 quelli che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 6.547 gli esiti di “non utilizzabilità” per temporanea, parziale o totale inagibilità. Risultano invece 4.408 le verifiche al momento senza esito perché, nella maggior parte dei casi, si tratta di immobili nei quali non è stato possibile accedere e che necessitano di ulteriori sopralluoghi.

In particolare, nella Regione Umbria dalle 7.835 verifiche effettuate risultano 3.092 (il 56%) edifici agibili, 254 “non utilizzabili” per solo rischio esterno mentre sono 2.286 (41% circa) gli esiti di “non utilizzabilità”. Sono infine 2.203 gli edifici che, al momento, risultano senza esito.

Nella Regione Marche dalle 9.505 verifiche effettuate risultano 3.490 (46%) edifici agibili e 344 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. Sono invece 3.809 (50%) gli edifici “non utilizzabili” mentre 1.862 le verifiche senza esito.

Nella Regione Abruzzo sono state effettuate 1.602 verifiche dalle quali sono risultati 749 (59%) edifici agibili, 58 “non utilizzabili” per solo rischio esterno e 452 (il 36%) “non utilizzabili”. Sono invece 343 gli esiti non attribuiti.

Nella Regione Lazio le verifiche di agibilità Fast sugli edifici privati sono state attivate lo scorso 30 novembre e i dati relativi ai primi esiti non sono stati trasmessi.


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