ASCOLI PICENO – Dichiarazione d’amore da parte dell’ex centravanti bianconero Andrea Soncin per il Picchio. L’attaccante in un’intervista rilasciata al sito gianlucadimarzio.com, ricorda con affetto gli anni ascolani:“Nelle Marche ho passato anni stupendi sia dentro che fuori dal campo. Ad Ascoli mi hanno adottato e io ho cercato di ripagarli come meglio potevo e per fortuna il grande impegno è coinciso anche con un buon numero di gol. La salvezza ottenuta partendo da meno 10 è stata indimenticabile. Poi ricordo un aneddoto in particolare. Dopo i primi sei mesi del 2007 ci fu la retrocessione in B e fui riscattato dall’Ascoli. Chiesi di essere ceduto per rimanere in A. Mentre andavamo in ritiro un gruppo di tifosi bloccò il pullman e lì pensai ‘Ecco, adesso mi contesteranno di sicuro’. Scesi giù già preparato invece mi abbracciarono, partirono i cori e mi chiesero di rimanere con loro. Ecco, da lì è scattato qualcosa ed è nata la storia speciale con l’Ascoli”.

Il “Cobra”, così viene chiamato Soncin dopo che in un  allenamento il suo tecnico Cosmi ai tempi del Perugia lo aveva soprannominato, avrebbe voluto chiudere la carriera ad Ascoli ma non si è concluso nulla e ora gioca in serie D con il Montebelluna:“Ascoli? Non c’è stato niente di concreto, era un mio grande desiderio quello di finire la carriera in bianconero. Sarebbe stata la degna fine di una bellissima storia, però non c’è stata nessuna trattativa.”

Ora l’attaccante classe’78, che ad Ascoli ha lasciato un ricordo indelebile in tutti i tifosi siglando 48 reti in 157 presenze con il Picchio nel biennio 2007-2009 e dal 2011 al 2013, con 38 primavere sulle spalle continua a gonfiare la rete in serie D nel Montebelluna e chissà se quest’anno uno come lui non avrebbe fatto comodo ad Aglietti.

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