OFFIDA – Dopo la paura, la voglia di reagire: la Cna picena e la Confesercenti delle province di Ascoli e Fermo hanno raccolto il grido d’allarme dei commercianti di Offida e hanno varato un programma per sostenere l’economia locale. Un appello che vale non solo per questo specifico territorio – come spiegano i presidenti delle due associazioni, Bruno Tommaso Traini e Luigi Passaretti – ma per tutti i borghi della provincia che, oggi più che mai, sono i custodi di una memoria del costruire e meritano di essere valorizzati.

“Il commercio ha due ruoli – precisa Traini – rispondere alla vocazione turistica  e rispondere alla cittadinanza. Al primo chiedono le due associazioni  per  costruire un dialogo condiviso con organismi nati per fare questo come le proloco con promozione turistica e folklore, al secondo vanno tutelate per lo scopo sociale e valorizzati per rispondere al bisogno”.

“Come Cna abbiamo realizzato e continueremo a realizzare molti eventi promozionali – aggiunge Passaretti – nei due principali centri della provincia ma, di volta in volta, anche in tutti i borghi del nostro territorio. Ognuno con una sua peculiarità e con un’economia da salvaguardare e da promuovere. Il nostro auspicio è che commercio e artigianato possono sposare progetti comuni per il prossimo  futuro”.

Per questo le due associazioni di categoria, unite in questa strada comune, chiedono  ed invitano i cittadini a guardare al proprio borgo per gli acquisti natalizi e non solo alla grande distribuzione. Perché salvaguardare il centro è interesse di tutti. Offida è un esempio di commercio unito che chiede integrazione con l’amministrazione e capacità di ascolto in un momento di forte crisi economica. Lo sposalizio commercianti e associazioni di categoria  possono dare una svolta al futuro del centro storico e farlo diventare parte integrante di un’idea di città che si apre alle reciproche relazioni tra commercianti e amministrazione.

“Su questo orizzonte la nuova rete serve a non vanificare le azioni pubbliche – si legge nella nota congiunta delle due associazioni – Il commercio non vuole operare dentro un territorio che lo ignora ed il commercio di Offida, dimostra di essere aperto al confronto. L’amministrazione comunale ha dato esenzione totale per i primi  tre anni e gli va riconosciuto merito. Ma dobbiamo spingerci insieme più avanti.  Le attività commerciali lungo la via del Corso Serpente, ad esempio, sostengono 40 famiglie e 60 addetti su un centro di 600 abitanti. E sono a dimostrazione di un forte valore economico”.

“I negozi e le piccole botteghe fanno parte dell’identità della città e per questo Offida addobbo pubblico e privato è colorata a festa. Negozi sono anche un luogo di incontro fondamentale  e sono di conforto e compagnia anche per chi vive da solo. Anche se in Italia i negozi chiudono ad Offida i commercianti soffrono ma  restano . E’ vero che ognuno può comprare dove meglio crede ma è bene riflettere dove fare gli acquisti. Come si rileva dai centri studi delle due associazioni centri storici non sono  solo Musei. E per questo devono essere appetibili, accoglienti  e attrattivi” conclude il comunicato.


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