MONTEGALLO – Il Monte Vettore, simbolo del terremoto che nel 2016 ha colpito per tre volte il centro Italia, è come un animale ferito che domina il piccolo borgo di Montegallo, comune montano della Provincia di Ascoli a sua volta distribuito in ben 23 frazioni per un totale di neanche 600 abitanti. Oggi, dopo le scosse del 24 agosto, del 26 e 30 ottobre, a Montegallo restano poche decine di residenti, mentre altrettanti sono in attesa del recupero delle proprie abitazioni e sono oggi ospitate negli alberghi di Grottammare.

Un borgo fantasma, lo avevamo definito attraversando, pochi giorni dopo il sisma del 30 ottobre, il capoluogo di Balzo di Montegallo.

“Dopo la scossa del 30 ottobre abbiamo ricominciato da zero per le verifiche delle abitazioni agibili e inagibili – ci spiega il vicesindaco Tiziano Pignoloni – In alcune zone, come vicino al camping dove c’è il blocco delle case nuove, è stata concessa l’agibilità e quindi i residenti stanno tornando ad abitarci. Discorso diverso per Balzo dove purtroppo la maggior parte delle abitazioni è ancora inagibile. Così come in molte delle frazioni che in diversi casi sono andate distrutte”.

Per Montegallo si tratta di un lento ritorno ad una normalità, semmai possa essere usato questo termine: “Da mercoledì 21 tornerà in funzione la posta, nella cittadella che è stata realizzata ai piedi di Balzo, con i moduli prefabbricati” aggiunge Pignoloni. Importante in questo caso è stato il supporto dei tecnici della protezione civile dell’Emilia-Romagna, sia nella costruzione della cittadella sia nelle consulenze che ancora oggi sono indispensabili per un comune messo letteralmente in ginocchio.

Piccoli segnali di ripresa: alcune attività commerciali hanno riaperto, come il Bar Chicco e il ristorante Da Carmela in frazione Uscerno, zona che ha subito danni minori rispetto al resto del paese; e anche la zona del campeggio dovrebbe tornare pienamente fruibile: lo è anche ora ma è occupata dalla Protezione Civile.

“Sempre domani, mercoledì 21, terremo qui alla cittadella un primo incontro con i residenti, cosa che non siamo riusciti ad avere dopo il sisma del 30 – continua Pignoloni – Assieme a noi amministratori ci sarà la Protezione Civile e rappresentanti della Regione Marche”. La priorità è adesso la costruzione delle “casette”, che si spera possano essere insediate in primavera e definitivamente prima dell’estate e individuare i luoghi dove stoccare i materiali per la ricostruzione e la messa a  norma delle abitazioni, specie nelle frazioni. Intanto si prospetta la realizzazione di una sorta di palazzetto alla cittadella dove troveranno posto le attività commerciali che non hanno più un luogo dove esercitare.

Un problema urgente è il ripristino delle attività economiche e anche turistiche: “Al campeggio Vettore abbiamo dei bungalow, all’albergo Vettore è agibile una piccola dépendance con 5-6 stanze. Molti proprietari di seconde case ci dicono che vogliono tornare anche se in alcune situazioni sarà quasi impossibile recuperare l’abitazione. Si segnala ad esempio nella frazione di Rigo, una donna ha messo a disposizione il suo terreno per l’insediamento di casette di legno per coloro che volessero tornare in quella zona e magari hanno una casa lesionata gravemente. Su questo stiamo lavorando a livello burocratico perché l’insediamento delle casette di legno è consentito in zone ben definite, dobbiamo avere la certezza di poterlo fare anche magari nei giardini o nelle zone vicine ad abitazioni non agibili” afferma il vicesindaco.

“Ci dovremo inventare qualcosa di nuovo – è la sua ultima considerazione – D’estate qui i percorsi di trekking o mountain bike sono molto frequentati, a primavera bisognerà fare una cernita di cosa possiamo offrire e creare le condizioni per tornare attrattivi. Siamo in contatto con il Cai di Ascoli”. Fondamentale sarà ripristinare la viabilità, da verifiche effettuate la strada che porta a Castelluccio e al rifugio Zilioli ha sì subito uno squarcio attorno ai 1200 metri che ha alzato il livello dell’asfalto di 20 centimetri, ma è la più ben messa tra le vie di attraversamento del Vettore: ben peggio la situazione per andare verso Norcia o a nord verso Visso.

Arriva il Natale e a Montegallo si cerca di vivere un momento di serenità dopo quattro mesi tremendi: e per i pochi bambini rimasti si pensa di organizzare delle serate alla cittadella, tra tombolate e karaoke. Qualcosa che riscaldi il cuore dei piccoli. Ma anche degli adulti.

 


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