ARQUATA DEL TRONTO – “Stiamo delocalizzando la nostra attività nella zona industriale di Pescara del Tronto, dove abbiamo un terreno di proprietà”.

Questa è la decisione finale dei titolari della macelleria Petrucci Enzo, punti di riferimento da anni a Trisungo.

Alessandro e Emanuele Petrucci hanno continuato l’attività ereditata dal padre, Enzo, scomparso alcuni anni fa. Con spirito di sacrificio, passione, tenacia hanno saputo mantenere un lavoro di alta qualità, lavorando carne biologica dei territori locali e limitrofi.

Dopo il sisma del 24 agosto, la macelleria è risultata inagibile. La perdita della merce che si trovava all’interno e l’impossibilità di lavorare ha scoraggiato, inizialmente, i due ragazzi. “Eravamo molto combattuti, tra l’opportunità di ricominciare ad Ascoli piceno oppure ripartire da Arquata. Il cuore ci ha detto di scegliere il nostro comune, anche se sappiamo che non sarà per niente semplice.”

La Confindustria Giovani di Ascoli è stata molto presente e si è attivata da subito per aiutare l’attività commerciale dei Petrucci, inserendola in un progetto di vendita dei prodotti delle zone terremotate.

“La vicinanza della Confindustria di Ascoli ci ha commosso – spiega Alessandro – è stato un gesto di solidarietà sincero e concreto. Vendere i nostri prodotti, in questo momento di seria difficoltà, ci ha aiutato a credere nuovamente nella possibilità di ricominciare.”

I due giovani hanno ricevuto solidarietà di molte persone, in particolar modo della clientela abituale. “Ci siamo resi contro di rappresentare un punto di riferimento per l’acquisto di carne di tanta gente, ci emoziona il fatto di essere riusciti a garantire un prodotto di qualità e di saper soddisfare chi ci sceglie. I nostri clienti ci hanno chiesto di non abbandonarli, così ripartiamo lì dove siamo nati e cresciuti”.

Il futuro? “Bisognerà stringere i denti, sappiamo che la strada è in salita e che nulla potrà essere come prima. Con umiltà e coraggio, abbiamo deciso di ripartire e siamo sicuri di potercela fare. Sono sicuro e auspico – afferma Alessandro – che l’amministrazione saprà aiutarci e starci vicino, perchè dalle nostre attività commerciali potrà ripartire la rinascita di Arquata.”

 


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