ROMA – Le squadre di tecnici ed esperti abilitati per le verifiche di agibilità con procedura Fast (Fabbricati per l’Agibilità Sintetica post-Terremoto) sugli edifici privati, attivata dopo gli eventi sismici del 26 e del 30 ottobre nelle Regioni Umbria, Abruzzo, Marche e Lazio hanno effettuato secondo i dati forniti dalle Regioni alla Dicomac, aggiornati al 22 dicembre, complessivamente 44.326 verifiche su edifici privati: 20.544 nelle Marche, 14.099 in Umbria, 8.239 in Abruzzo e 1.444 nel Lazio.

Gli edifici risultati agibili sono complessivamente 19.884, mentre sono 13.220 gli esiti di “non utilizzabilità” per temporanea, parziale o totale inagibilità, oltre a un totale di 1.242 edifici che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno. A questi si aggiungono 9.980 edifici per i quali le squadre non hanno avuto la possibilità di accedere agli immobili e, pertanto, sono necessari ulteriori sopralluoghi.

In particolare, nella Regione Marche su poco più di 20.500 verifiche effettuate sono 16.628 gli esiti attribuiti: risultano 7.938 edifici agibili (oltre il 47% degli esiti), 637 che, pur non essendo danneggiati, risultano “non utilizzabili” per solo rischio esterno e 8.053 “non utilizzabili” perché danneggiati. Sono quasi 4mila, invece, le verifiche per le quali non è stato possibile attribuire un esito.

Nella Regione Umbria su oltre 14mila verifiche effettuate sono 10.241 gli esiti attribuiti: risultano 6.869 edifici agibili (il 67% degli esiti) e 338 “non utilizzabili” per solo rischio esterno, mentre sono 3.034 gli esiti di “non utilizzabilità”. Sono infine circa 3.850 i sopralluoghi che risultano senza esito.

Nella Regione Abruzzo su oltre 8mila verifiche effettuate sono 6.544 gli esiti attribuiti: sono risultati 4.309 edifici agibili (circa il 66% degli esiti), 237 “non utilizzabili” per solo rischio esterno e 1.998 “non utilizzabili”. Sono invece quasi 1.700 gli esiti non attribuiti.

Nel Lazio, su poco più di 1.400 verifiche effettuate, sono 933 gli esiti attribuiti: risultano 768 gli edifici agibili (oltre l’82% degli esiti), 30 “non utilizzabili” per solo rischio esterno e 135 “non utilizzabili”. Sono invece oltre 500 le verifiche per le quali non è stato possibile attribuire un esito.


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