CASTEL DI LAMA- Non si è fatta attendere la risposta del Movimento 5 Stelle al sindaco di Castel di Lama, Ruggieri, che ha ricevuto una mozione di sfiducia delle opposizioni, accusato di non aver vigilato sul presunto ammanco di 60 mila euro: “Mi sono mosso senza tentennamenti- reclama il sindaco- Pensino invece a come ha agito il sindaco di Roma”. CLICCA QUI

“Comprendiamo le difficoltà della maggioranza ma penso che continuare ad alzare queste cortine fumogene, spostando l’attenzione sul sindaco di Roma, serva solo a meglio connotare lo stile di chi ci amministra. Ruggieri sindaco che non fa sconti a nessuno? Ma per piacere. La denuncia di Ruggieri è solo il gesto disperato di un sindaco che, per sopravvivere, di fronte alla determinazione di un revisore dei conti, è stato costretto a scaricare per strada l’amico. Se veramente Ruggieri fosse stato quello che ci vuole far credere, Calvaresi lo avrebbe revocato almeno 6 mesi fa” scrive il M5S di Castel di Lama.

Continua la nota: “Ci chiediamo perché tanta solerzia e nessun tentennamento di fronte alle segnalazioni del revisore dei conti ed invece tanta ignavia ed arroganza di fronte alle nostre segnalazioni tutte documentate. Eppure gli indizi erano chiarissimi e molto preoccupanti: quei 10 mila euro che Calvaresi faceva transitare dalla Multiservizi alla Pro Loco oppure quella famosa sponsorizzazione che una società di cui Calvaresi è socio al 50% prometteva al comune ma che sembrerebbe non essere ancora onorata. Possibile che Ruggieri non provasse un minimo di imbarazzo ad avere nominato Amministratore la stessa persona che era debitrice proprio con il comune? Possibile che quei 10 mila euro, che lo stesso commercialista della Multiservizi giudica assolutamente assurdi, non abbiano fatto venire in mente a Ruggieri di controllare i conti correnti della Multiservizi? Possibile che nessuno della maggioranza si sia insospettito del fatto che quei soldi furono subito utilizzati dalla Pro Loco per pagaret dei debiti verso i fornitori della Fiera che invece dovevano essere già saldati da tempo?”

Bochicchio, consigliere comunale del M5s, continua: “Questo è il motivo per cui non credo ad una sola parola di quelle pronunciate dal sindaco. Nessuno gli vieta di avere a cuore le sorti della Pro Loco ma visto che quest’ultima è ormai diventata un circolo, forse sarebbe stato più corretto che fosse lo stesso sindaco a coprire con i suoi soldi  gli eventuali ammanchi dell’associazione invece di farli coprire da una società pubblica. Questi 60 mila euro che si sono volatilizzati non sono figli di una sfortunata casualità ma di precise scelte politiche che hanno consentito a Calvaresi di essere contemporaneamente coordinatore della Fiera, espositore nella Fiera, sponsor della Fiera lato comune con una società di cui è socio, sponsor della Fiera lato Pro Loco con un’altra società di cui è il Sales Manager, procacciatore di sponsor per la Fiera con una associazione, Amministratore Unico di Multiservizi ed Editore di un periodico dove Comune e Pro Loco pubblicizzano gratuitamente le loro attività”.

“Può essere sano questo intreccio di ruoli dove controllore e controllato sono la stessa persona? Questa domanda la vorrei tanto porre ad Ersilio Corradetti. Possibile che l’attuale assessore sempre attentissimo quando sedeva nei banchi dell’opposizione non si sia accorto di questa montagna che era di fronte ai suoi occhi? E’ sufficiente darsi assente in giunta quando si deliberava sulla fiera 2016 per sentirsi pulito e non omertoso? Peccato però che in campagna elettorale predicava trasparenza ma poi, alla prova dei fatti, anche lui ha bocciato la commissione d’inchiesta proposta dalle minoranze, dimostrandosi molto più simile a un Renzi qualsiasi che ad un militante di Fratelli d’Italia” conclude Bochicchio.


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