ASCOLI PICENO – “Si tratta di una miseria rispetto alle somme che erano state ipotizzate con troppo ottimismo dal vicepresidente della Regione Marche Anna Casini e dalla stessa Confindustria di Ascoli “.

Così il sindaco di Ascoli Piceno Guido Castelli commenta la notizia riguardante il finanziamento di 15 milioni di euro da parte del Governo per l’area di crisi complessa “Val Vibrata – Valle del Tronto Piceno”.

Il primo cittadino ascolano ricorda quanto fatto l’anno scorso in tal senso: “Provai a mettere in guardia sia la vicepresidente Anna Casini che il presidente di Confindustria Ascoli Simone Mariani- dice Castelli- circa l’opportunità di tenere bassi gli entusiasmi su quelli che sarebbero stati i fondi governativi per l’aria di crisi complessa. Si suonava troppo la grancassa a dispetto degli stanziamenti governativi concretamente previsti nel bilancio dello Stato “.

Il primo cittadino del capoluogo Piceno evidenzia in maniera netta la pochezza della somma stanziata: “Fui definito vergognoso e catastrofista quando feci notare la cosa- ricorda Castelli-. In realtà intendevo mettere in guardia su un fatto che poi si è puntualmente realizzato. Appena 15 milioni per il sostegno ad una area di crisi così vasta sono veramente briciole”.

Castelli sottolinea anche che i finanziamenti in via tendenziale riguarderanno aziende grandi e medio-grandi: “Voglio ricordare – ribadisce il sindaco di Ascoli- come il meccanismo finanziario posto in sere vada a privilegiare progetti di investimento superiori ad un milione di euro, limite difficilmente raggiunbile dalla piccola e media impresa”.

Castelli ricorda anche una importante segnalazione che fece nei mesi scorsi: “Feci notare come la Regione- aggiunge il primo cittadino ascolano- aveva nel luglio scorso avviato dei progetti di sostegno alla aree di crisi pesaresi e fabrianesi, mentre invece aveva congelato stanziamenti in favore dell’area di crisi del Piceno, visto che la Regione continuava a sottolineare come fosse necessario imbastire un discorso unitario tra fondi statali e regionali indirizzati all’area picena”.

Insomma, alla luce dei miseri finanziamenti previsti dal governo, possiamo diete che le nostre imprese – oltre al danno – stanno subendo anche la beffa”.

Castelli apre ancora ad una collaborazione con la Regione senza dimenticare però gli errori commessi: “Sarò il primo- spiega il sindaco- a sostenere le ragioni del Piceno, se la Regione e la Casini lo vorranno. Per lavorare insieme, però, occorre avere modestia, lungimiranza e capacità di collaborare. Sull’area di crisi complessa abbiamo visto, invece, che qualcuno ha preferito arroccarsi a riccio, indugiando più sulla propaganda che sulla concretezza”.

Il sindaco ascolano ricorda il finanziamento di 18 milioni di euro ottenuto per la rigenerazione urbana: “Nel mio piccolo ho fatto arrivare per la sola Ascoli una somma particolarmente ingente- chiosa Castelli è superiore a quella ipotizzata per l’area di crisi del Piceno e della Val Vibrata-. L’ho fatto senza suonare la grancassa ma concentrandomi su un lavoro serio, concreto e mirato a raggiungere l’obiettivo. Sono pronto a fare la stessa cosa sulla’area di crisi complessa. Basta che me lo chiedano. Per il momento la Regione mi ha sempre escluso”.


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