ROMA – Con oltre 8mila uomini e donne e 3mila mezzi, il sistema di protezione civile continua a essere impegnato nelle attività di ricerca e soccorso, nell’assistenza alla popolazione, nel ripristino delle forniture di energia elettrica e della viabilità stradale. Le operazioni oggi si stanno svolgendo per lo più via terra perché le condizioni meteo non ottimali – caratterizzate da nuvolosità diffusa e quota neve sopra i mille metri – ostacolano l’utilizzo dei mezzi aerei.

Non si sono mai interrotte le attività di ricerca e soccorso nello scenario operativo dell’hotel Rigopiano, dove nel pomeriggio del 22 gwnnaio è stata estratta la sesta vittima. Il numero dei dispersi scende quindi a 23. Nella notte del 21 gennaio, sul versante sovrastante la struttura ricettiva, è stato installato un radar in grado di consentire l’allertamento rapido in caso di valanghe, il cui rischio nell’area rimane molto alto.

Diversi gli interventi finalizzati al trasporto di viveri, farmaci e carburante nelle frazioni ancora in difficoltà a causa degli accumuli di neve – a Rocca Santa Maria, Valle Castellana, Crognaleto e Castelli, nel Teramano – così come i recuperi e le evacuazioni, che hanno interessato oggi i comuni di Valle Castellana e Cermignano, sempre nel Teramano, e di Acqusanta nell’Ascolano. Nelle Marche e in Abruzzo continuano le numerose operazioni di allargamento e pulizia delle strade per ristabilire quanto prima la viabilità locale.

Per quanto riguarda le disalimentazioni, il lavoro dei tecnici di Enel e Terna ha consentito il ripristino quasi completo delle utenze nelle Marche e una rilevante riduzione delle utenze disalimentate in Abruzzo, scese da 27mila a 10mila, tutte concentrate nella provincia di Teramo. Il numero degli assisiti dal Servizio nazionale della protezione civile in seguito ai terremoti di agosto e ottobre, alla recente ondata di maltempo e ai nuovi eventi sismici del 18 gennaio, arriva a contare oltre 12mila persone.


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