ASCOLI PICENO –  La Cna di Ascoli Piceno dopo le scosse avvenute da agosto a ottobre aveva stimanto, nel periodo natalizio, fra danni diretti per crolli o inagibilità e indiretti, per il calo delle commesse, il crollo del 50 per cento della produzione per tutte le attività produttive del cratere allargato. Il Direttore Francesco Balloni si è espresso circa la situazione critica peggiorata dopo le recenti nevicate e l’ulteriore evento sismico, chiedendo la sospensione delle imposte per almeno sei mesi  nelle zone colpite dal maltempo in queste ultime settimane. Lo chiede al Governo, alla Regione e agli enti locali considerando che: “Da un sommario e rapido monitoraggio fatto con alcuni nostri associati, l’ulteriore evento sismico di questi giorni e l’eccezionale nevicata hanno alzato questa soglia di improduttività delle aziende ad almeno il 70 per cento rispetto alla media ordinaria. Con punte del 90 per cento per i prodotti e i servizi non strettamente necessari”.

Chiediamo proprio al Direttore dell Cna, Francesco Balloni un’analisi approfondita e come pensa si possa ripartire dopo questi drammatici eventi:”Tutti fanno difficoltà sia chi ha attività in quei territori che ha difficoltà a reperire i prodotti e chi ha commesse fa difficoltà a portarle.

Due calamaità insieme  neve e terremoto:”Stiamo facendo dei rilevamenti danni per gli eventi sismici siamo partiti dal 24 agosto, siamo partiti per tempo, il problema è che le scosse si sono aggiunte e poi il maltempo ha creato disservizi e  i rilievi vengono annullati e devono essere rifatti di volta in volta, un disagio che perdura da tempo.”

Inoltre l’energia elettrica saltata per giorni ha creato difficoltà notevoli e merce deperibile rovinata così come la neve ha che ha dimmezzato molti allevamenti con allevatori disperati:”Prima ovviamente come tutte le emergenze si bada alle persone, poi c’è da considerare che c’è tutto un territorio che vive di piccole attività, ci stiamo muovendo per la sospensione delle imposte, si viene a creare un disagio proprio di liquidità e finchè non ci saranno delle commesse penso anche a tutte alle piccole imprese che lavorano con quei territori e la fase di prima emergenza è fondamentale, la sospensiva può ottemperare e per poi dare degli strumenti efficaci parlo di alcuni fondi che possono essere destinati al riavvio di alcune attività. L’esempio di Arquata e comuni dell’ascolano fatti di piccoli attività e scuole e senza queste due cose sono paesi che muoiono, incrociamo le dita pensavamo a ripartire poi di nuovo scosse e maltempo che sono accaduti in momenti in cui speravamo non accadessero.”

 


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