ASCOLI PICENO – Solidarietà dagli agricoltori del Parmigiano a quelli delle Province di Ascoli e Fermo colpiti dal duplice flagello di terremoto e una nevicata straordinaria. Mercoledì 25 gennaio arriveranno altri 150 quintali di fieno, assieme a latte in polvere per i vitellini, per le stalle terremotate del Piceno e del Fermano. Ad annunciarlo è la Coldiretti Ascoli Fermo con il carico che raggiungerà alle ore 9 l’azienda Petrelli Carni di frazione Centrale 28, ad Acquasanta Terme (Ascoli Piceno), scelta come luogo di smistamento del mangime.

L’iniziativa vede protagoniste l’azienda agricola Levata di Fontevivo e l’azienda agricola Spinazzi di Fontanellato, in provincia di Parma, che hanno deciso di donare il foraggio ai colleghi colpiti dal sisma, assieme alla Coldiretti parmense. Questa mattina sono stati invece consegnati, sempre da Acquasanta, i 150 quintali di fieno donati da quattro allevatori di Grosseto, su iniziativa di Virgilio Manini, pastore e presidente dell’associazione Agnello del Centro Italia Igp.

Sono saliti così a 320 i quintali di mangime già arrivati nelle province di Ascoli e Fermo grazie alla campagna di solidarietà “Dona un ballone di fieno” promossa dalla Coldiretti per garantire l’alimentazione degli animali nelle zone terremotate e fermare la strage di mucche e pecore, con le aziende che attendono ancora le stalle mobili promesse dalla Regione.

I precedenti carichi sono stati regalati dall’imprenditore piemontese Dario Osella, fondatore delle Fattorie Osella, eccellenza dell’agroalimentare Made in Italy, e dalla Onlus Missionland di Vicenza e dall’associazione “No limits 4×4 off road club”.

“Le centinaia di quintali di foraggio che stanno arrivando rappresentano una straordinaria risposta al nostro appello per sostenere le stalle terremotate anche rispetto agli inaccettabili ritardi accumulati nell’arrivo delle stalle mobili e dei moduli fienile – sottolineato Paolo Mazzoni, presidente di Coldiretti Ascoli Fermo, e il direttore Alessandro Visotti -. A tutti va il nostro ringraziamento poiché ancora una volta, come accaduto con l’invio di camper e roulotte, gli agricoltori italiani hanno dato una grande prova di solidarietà”.


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