ANCONA – Dalla culla “intelligente” per i bambini prematuri, alla prevenzione tecnologica delle lesioni da decubito. Abbracciano l’intero ciclo della vita umana i progetti innovativi finanziati dalla Regione Marche attraverso i fondi del Por Fesr 2014-2020 della misura “Salute e benessere”. È stata approvata la graduatoria del primo bando che assegna 10 milioni di euro di contributi agli otto progetti ammessi, in grado di generare oltre 17 milioni di investimenti.

Tra le strutture coinvolte figurano l’Inrca, gli Ospedali riuniti di Ancona e diversi Ambiti territoriali e sociali. Testimonianza, evidenzia l’assessora alle Politiche comunitarie, Manuela Bora, “di come le realtà socio sanitarie regionali siano state capaci di raccogliere, insieme alle imprese marchigiane, questa importante sfida per lo sviluppo economico del nostro territorio e il benessere dei cittadini”. I progetti hanno l’obiettivo di aumentare la competitività delle imprese regionali nei nuovi mercati e, al contempo, affrontare nuove sfide di rilevanza sociale per la comunità marchigiana, in particolare quella dell’invecchiamento della popolazione.

I progetti di ricerca e sperimentazione saranno realizzati da partenariati pubblico-privati, composti da un minimo di tre imprese, con il supporto di organismi di ricerca e almeno una struttura del comparto socio sanitario. Avranno l’opportunità di testare le innovazioni proposte in un contesto reale, mettendo in pratica nuovi modelli di ricerca e sperimentazione nella realizzazione dei dispositivi medici e servizi. Il progetto “Sinc” consente di trasformare la culla in un dispositivo “intelligente” per il rilevamento dei principali parametri fisiologici dei bambini prematuri.

Il progetto “Dc-Pressure” previene e tratta le lesioni da decubito attraverso lo sviluppo di tre dispositivi sensorizzati: materasso, cuscino e plantare. “Probiosenior” si prefigge, invece, di sviluppare nuovi alimenti in grado di migliorare i parametri più significativi del processo di invecchiamento. “PrlnT-Age” punta su cure personalizzate per migliorare la qualità di vita delle persone fragili. “Tree” sperimenta soluzioni innovative per la riabilitazione della disabilità cornica. “Opencare” punta sull’assistenza nelle residenze per anziani non autosufficienti (letti attrezzati, terapie con video riconoscimento dei farmaci). “Boset” si focalizza sulla catena di distribuzione del sangue ed emoderivati. Il progetto “Iot” mette a punto un dispositivo innovativo di misura delle disfunzione endoteliale (che caratterizza malattie come l’aterosclerosi).


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