ASCOLI PICENO – Nella mattinata del 26 gennaio si è svolta un’importante conferenza stampa nell’ex sala giunta di Palazzo San Filippo ad Ascoli. CLICCA QUI

Punto della situazione sull’emergenza maltempo, lo stato di calamità e i disservizi della rete elettrica che hanno coinvolto la provincia di Ascoli Piceno nell’ultima settimana.

Presenti il presidente della Provincia di Ascoli, Paolo D’Erasmo, e vari sindaci del territorio.

Ad un certo punto ha preso la parola il sindaco di Force, Augusto Curti: “Negli ultimi dieci anni non sono state date risorse, abbiamo accentuato quelle a livello nazionale. Il piano neve è stato attuato con quello che avevamo più di quello non si poteva fare. Penso che nel 2017 sia assurda l’assenza di energia elettrica – prosegue il primo cittadino – Vediamo centralismo, anche nella gestione del sisma. Abbiamo bisogno di responsabilità e risorse e invece il centralismo ha risultati evidenti e negativi, bisogna cambiare direzione. Dobbiamo fare come nel 1997 dove la Regione Marche aveva più potere”.

Esprime il suo pensiero anche il sindaco di Montedinove, Antonio Del Duca: “Da tempo le cose sono croniche: parliamo.di manutenzione dell’Enel che non esiste da anni. Ho parlato con i tecnici, bastano pochi centimetri di neve e saltano le linee. Se vogliono farci scomparire, questa è la politica giusta. I danni sono stati fatti dappertutto, noi dobbiamo rimettere i cantonieri. Da noi la luce è tornata dopo sei giorni, ci hanno abbandonato”.

E’ intervenuto anche il primo cittadino di Offida, Valerio Lucciarini: “Siamo a un livello di sopportazione pari a zero. Noi sindaci siamo sotto attacco da mesi. Taglio continuo che si perpetua dal 2009: i Comuni devono provvedere a tutto con il bilancio corrente abbiamo avuto negli anni una decurtazione di migliaia di euro. Come sindaci siamo d’accordo nel fare azione contro l’Enel”.

Prende la parola il sindaco di Appignano del Tronto, Sara Moreschini: “Ci saranno alluvioni dopo lo scioglimento. Abbiamo bisogno di sistemare la viabilità. Abbiamo la necessità di sistemare le strade. L’Enel ha avuto 130 mila utenze staccate tra Marche e Abruzzo, sono venuti qui con 200 uomini. Assurdo. Da noi la luce è tornata dopo sei giorni. Cadono pali e si spezzano tralicci perché non c’è manutenzione da anni – afferma la prima cittadina –  Fanno spot sulle energie alternative e va tutto bene ma se mi lasci 130 mila famiglie senza luce, direi che dovrebbero mettere apposto i pali. D’Erasmo deve far venire qui tutti i vertici di Enel. I rimborsi, massimo 300 euro a famiglia, se li avessero investiti prima, avrebbero risparmiato tutti questi danni”.

Interviene Monica Mancini, sindaco di Maltignano: “Abbiamo avuto difficoltà incredibili, eravamo bloccati completamente”.

Esprime il suo pensiero anche il sindaco di Palmiano, Giuseppe Amici: “Ringrazio la Provincia perché sono stati efficienti. Il piano neve non era adeguato ma la risoluzione ce l’ha data la turbina della provincia di Modena. L’Enel ha fatto l’ultimo allaccio lunedì mattina. Chiedo un consiglio provinciale aperto dove saranno invitati tutte le forze. Faccio un plauso al Presidente che gratuitamente sta svolgendo questo lavoro. Non siamo in un paese normale. Servono mezzi e risorse”

Parola al primo cittadino di Spinetoli, Alessandro Luciani: “Durante l’emergenza non è possibile rispettare la burocrazia. Tre giorni ci sono voluti per far venire una ditta. In emergenza si deve agire rapidamente e direttamente. L’Enel ha dato risposte incerte, se invece avessero detto subito come stavano le cose, avremmo agito diversamente”.

Interviene anche il sindaco di Castignano, Fabio Polini: “Stiamo pagando tanto anche in termini di vite umane. Se la Protezione Civile deve assicurare protezione, questo non è stato fatto. Non bisogna agire dopo il dramma. Non è accettabile quello che ha fatto l’Enel, non può essere dato tutto in mano ai sindaci. Rivolgerei all’Enel una domanda: nel progetto hanno pensato ad un piano neve? Dobbiamo fare muro contro l’Enel”.

Prende la parola Remo Bruni, sindaco di Ripatransone: “Non è possibile. Abbiamo avuto un metro di neve in un Comune grande con tante case sparse. Abbiamo fatto tutto con i nostri mezzi con enormi difficoltà. Ora c saranno frane e conseguente viabilità da ripristinare. Tutto ci aspettavamo, meno di dover provvedere noi con i generatori. I Comuni non ce la fanno più anche nell’ordinario, non solo nell’emergenza. Tra un pò nessuno vorrà fare più il sindaco”.

E’ intervenuta anche il vice sindaco di Venarotta, Maria Anna Perotti: “Grande difficoltà nella gestione di persone con salva vite a casa. Questa esperienza dovrà insegnarci qualcosa. Se ci sono queste calamità, qualcosa dobbiamo fare e dare continuità a quello che abbiamo vissuto”.

Parola al primo cittadino di Montalto, Raffaele Tassotti: “Se questo stato di calamità viene riconosciuto, i fondi arriveranno tra due anni a spese fatte e rendicontate dai Comuni. Questo è il problema. Noi facciamo turismo con le calamita – ironizza il sindaco – Non sono stato soddisfatto dell’intervento dei Vigili del Fuoco e di altre cose: evidentemente ci sono gravità e gravità”.

Interviene il sindaco Pierluigi Caioni di Monsampolo del Tronto: “Siamo diventati quelli che devono risolvere tutti i problemi ma è una battaglia persa in partenza. Non dobbiamo fermarci qui, oggi deve essere una giornata che stabilisca dei punti fermi”.

Per ultimo si esprime il sindaco di Roccafluvione, Francesco Leoni: “Grazie all’aiuto della Protezione Civile abbiamo sistemato tutti. La neve è stato un problema ma l’Enel ancora di più”.


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