ASCOLI PICENO – Dal primo marzo si completerà un’innovazione promossa dal Comune di Ascoli Piceno nell’ambito della cosiddetta “Agenda Digitale Italiana”.

Per avviare una pratica edilizia, infatti, sarà possibile inoltrare la stessa solo in formato telematico.

“Può sembrare una cosa banale ma in realtà non lo è– commenta il sindaco Guido Castelli in una nota-. Già da tempo il nostro Comune ha voluto fortemente accelerare su questo processo innovativo, dando un indirizzo ben determinato ai propri uffici ad imboccare senza esitazioni la strada della rivoluzione digitale perchè siamo consapevoli dell’assoluta necessità di avviare uno snellimento burocratico delle pratiche”.

Il lavoro si è scandito negli ultimi mesi attraverso un confronto continuo tra Comune di Ascoli, Ordini degli architetti e degli ingegneri, Collegio dei geometri e Associazione nazionale dei costruttori. Uno schema era stato elaborato nei mesi scorsi e già da tempo era possibile l’inoltro delle domande edilizie sia in formato analogico-ordinario-cartaceo che digitale.

“Dopo questa sperimentazione– prosegue Castelli- abbiamo deciso di individuare nel 1° marzo la data per effettuare il cosiddetto ‘switch-off’, abbandonando definitivamente il tracciato analogico ed appoggiandoci esclusivamente alle modalità digitali. Ci saranno– aggiunge il sindaco- notevoli vantaggi che renderanno più rapidi e trasparenti i procedimenti garantendo la massima equità di trattamento tra casi simili. Ci aspettiamo un netto miglioramento qualitativo e quantitativo di quelle che sono le prestazioni del servizio dell’edilizia privata ascolana”.

Di questo tema il primo cittadino ascolano ha parlato il 9 febbraio nell’ambito di un’assemblea che si è svolta all’auditorium “Montevecchi” nel quartiere Piazzarola alla presenza di architetti, ingegneri e geometri:.

“E’ importante che si sia investito nella telematica– sottolinea Castelli- visto che abbiamo bisogno come Sistema Paese che la modernizzazione si sviluppi senza esitazioni. Siamo consapevoli che chiedere questo sforzo comporterà per tutti i tecnici, che hanno comunque aderito convintamente a questa nostra proposta, il compito di uniformare le proprie attività a quelli che sono i principi della telematica”.

Il primo cittadino ascolano si dice fermamente convinto che sia fondamentale per il futuro del Paese “consolidare tutti quei meccanismi procedimentali che, proprio perchè digitali e telematici, possono anche favorire una maggiore produttività della pubblica amministrazione– aggiunge il sindaco-. Superare e ridurre i ritardi vuol dire anche accettare l’idea di un linguaggio informatico che rappresenta il presupposto per ragionare in termini di maggiore efficienza”.

Ascoli Piceno, al pari di Pesaro, è uno dei due comuni marchigiani che per primi hanno abbracciato questa nuova filosofia illustrata oggi, in tutte le sue caratteristiche, dall’architetto Ugo Galanti e dai suoi tecnici nell’assemblea all’auditorium “Montevecchi”.


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