ASCOLI PICENO – Riceviamo una nota stampa dal consigliere regionale di Forza Italia Piero Celani, vicepresidente commissione Sviluppo Economico, Affari Europei e Internazionali.

La presenza del Presidente del Parlamento europeo Tajani nelle aree terremotate delle provincie di Ascoli e Macerata, è stata ancora una volta la dimostrazione tangibile di quanto l’onorevole Tajani, con il suo pragmatismo, abbia preso a cuore, a differenza di tanti altri, il problema dei cittadini e delle imprese che hanno visto messo in discussione a causa del sisma, e in pochi secondi, il loro futuro.

Il presidente Tajani, incontrando i sindaci del cratere marchigiano, ha parlato di risorse e di impegni precisi dell’Unione Europea, condividendo con tutti noi la necessità che la ricostruzione riparta prima dalle attività produttive e quindi dalle scuole e dalle abitazioni, inoltre ha dato precise indicazioni ai comuni affinché presentino direttamente all’Europa progetti strategici di interesse generale. Il presidente del Parlamento Europeo ci ha anche assicurato  che continuerà seguire personalmente e con particolare attenzione, l’iter politico/amministrativo dei provvedimenti che in questi mesi dovrà prendere l’Ue, per accelerarne l’approvazione, e per tutto ciò lo ringraziamo tutti di vero cuore.
Una nota stonata però vi è stata durante la visita del presidente Tajani ad Arquata, ed ancora una volta, a brillare in negativo, è stata la Regione Marche. Ci aspettavamo tutti la presenza del governatore Ceriscioli, ma non solo si è registrata la sua “ingombrante assenza” ma anche quella dell’assessore Casini, ascolana ed eletta nel Piceno. In sintesi: nessun rappresentante della Regione Marche è stato presente alla visita di Tajani. Ed allora considerato che nel Maceratese erano presenti sia il presidente del Consiglio regionale Mastrovincenzo che l’assessore Sciapichetti, mi viene un dubbio: non è che per la Regione Marche il terremoto di Arquata, che ha avuto frazioni interamente distrutte e decine e decine di vittime, venga considerato ” di serie B”, (alla pari di tanti altri problemi del Piceno), rispetto a quello che ha colpito altri territori marchigiani? Mi auguro di sbagliare, anche se a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca. Staremo a vedere.

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