OFFIDA – La vicenda che vede coinvolto il sindaco di Offida Valerio Lucciarini si presta a due piani di lettura. Uno personale e offidano, uno politico.

La notizia, se confermata, è stata divulgata dal quotidiano Il Resto del Carlino che faceva riferimento ad alcuni testimoni: il sindaco di Offida, durante il Bove Finto, tradizionale appuntamento del Carnevale Offidano, avrebbe colpito una ragazza provocandole dieci giorni di prognosi. PicenoOggi.it in questi giorni non ha trovato testimoni diretti di quanto accaduto e perciò siamo rimasti in una posizione di attesa. Tuttavia non vi sono state smentite e anzi le dichiarazioni a mezzo Facebook di diversi esponenti politici vicini a Lucciarini erano improntate ad una sostanziale conferma, o almeno non smentita, del fatto. Con diversi gradi di condanna o giustificazione, a seconda delle sensibilità personali.

Al nostro giornale non piace speculare su questioni di tipo personale, motivo per il quale abbiamo atteso diversi giorni. Non ci piace neppure partecipare al facile attacco con finalità politiche.

Vi sono però delle questioni aperte che non possiamo nascondere. Una è proprio la situazione offidana e locale: Lucciarini è oggi sindaco di Offida e Presidente dell’Unione dei Comuni della Vallata del Tronto e vice-presidente regionale del Pd. Ruoli istituzionali e politici per i quali, ora, si aprirà un dibattito interno ad Offida e all’Unione dei Comuni (nomina per altro recentemente rinnovata tra le polemiche). Devono essere le forze politiche di maggioranza ad Offida e i sindaci dell’Unione a confermare piena fiducia a Lucciarini, oppure a negarla. Va da sé che la conferma della fiducia non può avvenire in modo tacito: va motivata ben sapendo di dover affrontare un prevedibile contraddittorio forte e aspro con le opposizioni.

La stessa vicenda, su scala più grande, riguarda almeno il Partito Democratico a livello provinciale e regionale. Non si può nascondere che Lucciarini sia una delle figure del Pd locale più in vista (a gennaio è stato eletto nel Consiglio nazionale dell’Anci, Associazione Nazionale Comuni Italiani). Anche qui occorrerà una espressione di fiducia piena e pubblica o, al contrario, una sua revoca. Si tratta di un passaggio politico dove si può scegliere soltanto il bianco o il nero, e non ci sono spazi per i grigi. Tertium non datur.


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