ANCONA – Assenso al decreto del ministero dell’Agricoltura per la conferma dell’aiuto all’olio extravergine di oliva.

È stato espresso dagli assessori regionali all’Agricoltura, nell’incontro della Commissione politiche agricole della “Stato-Regioni”. Il sostegno (“aiuto accoppiato della Pac pagamenti diretti”, cioè legato alla produzione) è destinato alle superfici olivicole di particolare rilevanza territoriale: per l’Italia vale, ogni anno, 12 milioni di euro.

“È stato riaffermato che l’aiuto va agli agricoltori e che, per collegare inequivocabilmente l’aiuto all’olio alla coltivazione dell’olivo, sarà necessario essere in regola con la tenuta del registro di carico e scarico – chiarisce la vice presidente Anna Casini, assessore all’Agricoltura – Per quanto riguarda i piccoli produttori, l’adempimento verrà soddisfatto sulla base delle obbligatorie registrazioni in carico ai frantoiani. Pertanto, non vi saranno oneri aggiuntivi per le imprese agricole, ma una maggiore certezza che l’aiuto vada effettivamente ai produttori”.

In controtendenza rispetto ad altre colture marchigiane, l’olivo ha conosciuto un’espansione, passando da circa 6.500 ettari dei primi anni ’80 ai 13.515 del 2010 (dati Istat).

Le aziende olivicole marchigiane (ultimo censimento) sono 25.458, di cui 1.474 biologiche, Sulle complessive 44.866. La produzione, in considerazione della forte alternanza che caratterizza questa coltura, oscilla mediamente tra i 250 mila e i 350 mila quintali di olive raccolte e tra i 35 mila e i 50 mila quintali di olio


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