ACQUASANTA TERME – La piscina e la grotta sudatoria ad Acquasanta Terme sono il “Luogo del cuore” nelle Marche più votato dagli italiani: con 9.079 voti il complesso termale si piazza in testa nella nostra regione e al 32° posto nazionale.

Adesso la Regione Marche, proprietaria del bene, proprio in seguito alla mobilitazione spontanea avvenuta in occasione del censimento, sta valutando insieme al Comune un investimento importante per avviare il recupero della grotta, che offrirebbe un segno distintivo in un territorio duramente colpito dal sisma del 2016.

“Con il sindaco di Acquasanta, Sante Stangoni, abbiamo avuto un incontro con Luca Ceriscioli – dichiara la presidente Fai Marche, Alessandra Stipa – Il presidente ha accolto la nostra richiesta per verificare se esistano le possibilità economiche per procedere al recupero del complesso termale attraverso fondi per il sisma o finanziamenti europei ad hoc. La Regione sta anche approntando un protocollo di intesa con il Comune di Acquasanta, incaricato di redigere un progetto di massima per quantificare l’intervento. È stato chiesto anche al Fai di partecipare all’accordo, nel caso la nostra funzione sarà da attore terzo».

Nei prossimi mesi infatti si aprirà una nuova, importante fase di lavoro: i primi tre classificati in Italia, in qualità di vincitori del censimento, se ne avranno i requisiti, riceveranno un contributo grazie a Intesa Sanpaolo a fronte della presentazione di un progetto da concordare. I referenti dei luoghi che hanno ottenuto almeno 1.500 voti potranno candidare al Fai, attraverso il bando che verrà lanciato a marzo 2017, una richiesta di intervento, legata a progetti concreti, attuabili in tempi certi e dotati di un cofinanziamento che garantisca un sostegno reale dai territori di riferimento. Come nelle edizioni precedenti, Fai e Intesa Sanpaolo selezioneranno entro il mese di novembre i luoghi vincitori in collaborazione con il MiBACT.

“Potremo intervenire con un contributo iniziale e minimo purché ci sia un progetto di recupero, entro i tempi prestabiliti, da parte della la Regione Marche, proprietaria del complesso – aggiunge la Stipa -. Sarebbe un bellissimo gesto di attenzione nei confronti del nostro territorio così martoriato”.

La grotta sudatoria di Acquasanta, con la sua piscina naturale oggi molto degradata e chiusa al pubblico, proprio grazie alla mobilitazione per il censimento potrebbe rinascere.

Il censimento I Luoghi del Cuore, promosso dal Fai in collaborazione con Intesa Sanpaolo, chiede a tutti i cittadini di segnalare i piccoli e grandi tesori che amano e che vorrebbero salvare. Impressionante la mobilitazione: coinvolti 1.573.032 di cittadini, oltre 33.000 luoghi oggetto di segnalazione da parte di singole persone che hanno partecipato spontaneamente all’iniziativa o che hanno fatto parte dei 319 comitati attivati sul territorio.

Il FAI si farà portavoce di tutte le segnalazioni ricevute e, anche attraverso l’azione capillare delle sue Delegazioni su tutto il territorio nazionale, solleciterà le istituzioni preposte affinché tengano in considerazione i luoghi che “muovono” il cuore dei cittadini, sensibilizzando in particolare i sindaci di tutti i 6.003 Comuni coinvolti.

PISCINA E GROTTA SUDATORIA AD ACQUASANTA TERME

Con 9.079 voti, la Piscina e grotta sudatoria ad Acquasanta Terme è un complesso termale di cui si ha notizia sin da epoca romana le acque sulfuree di Acquasanta Terme erano indicate per curare le affezioni dell’apparato respiratorio e quelle reumatoidi e ancora oggi sono molto rinomate per le loro proprietà. L’acqua scaturisce alla temperatura costante di 38.6 °C e si incanala in una serie di grotte. La più distante dalla sorgente veniva utilizzata come piscina natatoria. A 60 metri dalla piscina si apre un’ampia “grotta sudatoria”, utilizzata fin dall’antichità a scopo terapeutico grazie alle emanazioni sulfuree.

Piscina e grotta sono inserite in una struttura liberty, ora fatiscente e invasa dai rifiuti, chiusa da oltre vent’anni. In precedenza di proprietà della Nuove Terme di Acquasanta Spa, nel 2008 il TAR delle Marche ha emesso una sentenza di revoca della concessione ai privati e il luogo è tornato di proprietà pubblica. Un comitato spontaneo ha raccolto i voti per sollecitare il recupero delle terme e della piscina, oggi inagibile, e renderli nuovamente fruibili.


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