ASCOLI PICENO – Il 9 marzo a Milano a Via Bergognone, a fianco dell’ex-Ansaldo e delle grandi postazioni della Scala e di Armani, una cordata di imprenditori creativi marchigiani guidati da Graziano Giordani (Graziano Ricami spa), che operano a Milano da anni nel quadro del design, della moda e dei servizi, hanno aperto una “tre giorni” per parlare di post-terremoto insieme alle istituzioni, al sistema universitario, imprenditoriale e professionale milanese per promuovere concrete iniziative di riattivazione nei territori stravolti dal sisma o che come è il caso della città di Ascoli Piceno rischiano la loro immagine nel mercato nazionale e internazionale del turismo.Moderato da Vittorio Bellagamba (Resto del Carlino) hanno contribuito a illustrare e motivare il progetto: il sindaco di Ascoli Guido Castelli, l’assessore alla partecipazione del Comune di Milano Lorenzo Lipparini, l’ingegner Massimo Mariani (Comitato tecnico scientifico per il sisma nell’Italia centrale), Stefano Rolando (Università IULM e Associazione Brand Milano).

” Stiamo lavorando su più livelli per ridurre i pregiudizi che il sisma rischia di scaricare su Ascoli sul piano dell’attrattività e specialmente dell’economia turistica – afferma il sindaco Guido Castelli – Vi sono alcuni operatori illuminati che aiutano concretamente la Città e che, in piena autonomia, sostengono le politiche pubbliche che stiamo mettendo in campo per evitare che i grandissimi progressi registrati negli ultimi 5/6 anni possano essere compromessi dalla sequenza sismica apertasi il 24 agosto scorso. Milano rappresenta una grande capitale europea e ci siamo affidati a questa piazza anche per studiare, grazie al prezioso ausilio del professor Rolando, le modalità scientifiche di rilanciare il brand Ascoli post sisma. Quando iniziai il mandato dovetti fare i conti con il terremoto occupazionale che si era scaricato sul territorio a causa della grande crisi del 2008. Decidemmo di puntare sul valore culturale e sulla bellezza di una delle città medievali più straordinarie al mondo. Abbiamo fatto passi da gigante ma il secondo terremoto, quello tellurico, ci impone di raddoppiare gli sforzi per completare il cammino della rigenerazione della città. Questo è il nostro primo obiettivo”.


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