ASCOLI PICENO – Pochi giorni fa una durante la Domenica sportiva accadeva un dibattito che poco ha a che fare con il calcio.

Premessa: Patrizia Panico, una delle più grandi attaccanti della storia del calcio femminile italiano, record di presenze in nazionale (204 gare con 110 gol), oltre 700 reti in carriera, 10 scudetti e per quattordici volte capocannoniere del campionato di serie A, ha appeso le scarpette al chiodo a 40 anni dopo l’ultima stagione, 2015/16 giocata nella Fiorentina (21 presenze con 20 gol). Poi è stata scelta  dalla FIGC, anche per dare risalto ai i suoi meriti sportivi, come seconda di mister Zoratto, alla guida della Nazionale Under 16 maschile. Scelta insolita e soprattutto storica perchè altre prima di lei hanno allenato le nazionali ma solo femminili, ricordiamo  Rita Guarino e ancor prima Carolina Morace, che non ebbe poi fortuna nel maschile quando fu chiamata alla guida della Viterbese im quella che era la vecchia serie C.

La notizia:  Mister Zorato è impegnato con la Under 19 e la guida della Under 16 passa a Panico in prima persona, domenica 20 marzo viene invitata a parteciapare alla trasmissione televisiva ‘La Domenica Sportiva’ in onda su Rai2

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Il fatto: Il Giornalista Ivan Zazzaroni, da la sua personale opinione da scettico  sui possibili risultati di Patrizia Panico in panchina e  su quale possa essere il ruolo di una donna alla guida di una nazionale maschile. “Il calcio femminile non ha niente a che fare con quello maschile, sono due cose completamente diverse – prosegue il giornalista con sorrisi ironici – Sto pensando a cosa puoi aggiungere e cosa puoi dare tu ai ragazzi. Non riesco a trovare dei punti di contatto reale tra calcio femminile e maschile“.

Il dibattito prosegue e la Panico afferma la sua posizione in maniera pacata: “Io non scendo in campo con loro li dirigo, posso aggiungere un punto di vista femminile.  Sto pensando a una mia crescita personale, mi piace aggiornarmi basta studiare e impegnarsi – prosegue l’ex calciatrice – allora secondo te neanche gli uomini non possono allenare il calcio femminile?”,  e il giornalista di seguito  afferma che gli uomini non possono allenare le donne.

Zazzaroni si sente così di chiamare in causa anche gli altri ospiti riferendosi ad Emiliano Mondonico come “grande Saggio”. Fortunatamente il grande saggio e grande mister Mondonico dice la sua: “insegniamo il rispetto agli uomini nei confronti delle donne e lei può iniziare dai giovani insegnandolo e facendosi rispettare.”

L’Associazione nazionale atlete Assist ha chiesto al Presidente Rai di prendere provvedimenti nei confronti del giornalista.

Probabilmente  comunque il vero concetto lo ha centrato l’ex tecnico dell’Atalanta. incentrandosi sul ruolo della donna nella società attuale. Su quali possano essere i risultati negativi o positivi a livello di vittorie non è il punto cardine, altre donne hanno fallito così come molti uomini. Altri allenatori di grande spicco come Mourinho, Sacchi e Sarri non sono stati calciatori eppure hanno ottenuto risultati brillanti. Allora come invece accade in tanti campi di provincia dove alla guida dei settori giovanili ci sono donne, ci piacerebbe che il ruolo della donna nel calcio e quel “punto di vista femmilie” come lo definisce la Panico venga più apprezzato e non umiliato, insegnando il rispetto fin dalla giovane età.

Il post di Zazzaroni nel suo blog in segno di scusa:“Chiedo scusa alle – tante? poche? – ragazze che sognano di allenare nel calcio professionistico maschile se durante la Domenica sportiva ho espresso fin troppo sinteticamente un’opinione che non hanno gradito (eufemismo), questa: penso di conoscere bene il calcio maschile, mi dà da vivere da 37 anni, e mi sono sempre interessato al femminile (Morace, Serra, Cabrini), in sostanza trovo che quello del tecnico dei pro sia un ruolo non adatto a una donna”.

 


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