ASCOLI PICENO – Importante novità nella giornata del 22 marzo.

E’ stato accolto l’emendamento sulla vulnerabilità sismica delle scuole.

Soddisfatto il sindaco di Ascoli, Guido Castelli: “Grande soddisfazione, è quanto avevo chiesto a Gentiloni nella lettera inviata dopo il 18 gennaio – Subito dopo la crisi sisma/neve del 18 gennaio ebbi modo di palesare al premier Gentiloni l’assoluta solitudine dei comuni rispetto al tema della vulnerabilità sismica delle scuole. Rinforzai la mia denuncia in occasione dell’audizione che la Commissione Ambiente della Camera ha riservato all’Anci per l’esame del decreto Sisma Ter, attualmente in via di conversione”.

Il primo cittadino ha proseguito: “Finora i sindaci sono stati vittima di un vero e proprio paradosso in base al quale vengono scaricati sui comuni responsabilità gravosissime in un contesto di tagli ciclopici a carico degli stessi enti locali. Parte da quelle premesse, Nel corso dell’audizione, mi sono reso promotore di un emendamento volto al superamento di una situazione che alimenta fortissime incertezze e che non risolve la problematica della sicurezza delle scuole”.

Castelli aggiunge: “Il mio appello (e questa è una buona notizia) sembra che sia stato, almeno parzialmente, accolto visto che il Parlamento ha approvato uno specifico emendamento destinato ad incidere significativamente su questa problematica. In base alla correzione normativa sarà lo Stato a finanziare, sulla base di uno specifico stanziamento, le verifiche di vulnerabilità sismica delle scuole nelle zone a rischio sismico classificate 1 e 2 (Ascoli è classificata come zona 2) nonché per la progettazione degli eventuali interventi di adeguamento antisismico che si rendono necessari a seguito delle verifiche”.

Un pensiero sull’emendamento da parte del sindaco: “Le predette verifiche dovranno essere svolte entro il 30 giugno 2018 e, quel che è più importante, gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico degli edifici scolastici che si renderanno necessari all’esito delle verifiche saranno inseriti nella programmazione triennale nazionale per l’edilizia scolastica per essere finanziati con le risorse annualmente disponibili. A questo punto, ovviamente, non resta che auspicare che questi fondi vengano materialmente stanziati ma su questo aspetto vigileremo con il massimo scrupolo”.

Guido Castelli conclude: “Nel prossimo bilancio di previsione, in ogni caso, allocheremo quanto necessario per sostenere il programma di accertamento dell’indice di vulnerabilità delle scuole che non hanno avuto lesioni da terremoto. L’ufficio ricostruzione, come è noto, si occuperà invece di quelle che nel corso della crisi sismica hanno subito danni. A questo riguardo siamo in constante contatto con la regione per sviluppare un progetto complessivo e coerente di tutta la rete degli edifici scolastici della scuola dell’obbligo per coniugare i principi di sicurezza a quello di congrua distribuzione del servizio”.


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