ASCOLI PICENO – ”Una buona vita significa anche una morte dignitosa, nel riconoscimento rispettoso del termine naturale dell’esistenza di ciascuno. Un termine che non va anticipato con l’eutanasia, né si deve tentare di spostare in avanti a tutti i costi con l’accanimento terapeutico. Ma credo che su questi fronti siamo tutti d’accordo”.

Queste le parole riportate dall’Ansa del ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha parlato anche della ”dignità del vivere” nel suo intervento al 26mo Convegno dei Medici cattolici, che si è aperto il 23 marzo ad Ascoli Piceno, alla presenza del segretario di Stato Vaticano card. Pietro Parolin.

”Penso che sia questo l’obiettivo della cura e del prendersi cura della fragilità: dare dignità al vivere delle persone più fragili – le parole riportate dall’Ansa della Lorenzin – Proprio il riconoscere il diritto alla dignità dell’esistenza di ogni persona ci ha portato ad essere tra i primi paesi in Europa e al mondo nelle cure palliative”.

”Sono favorevole alla decisione di molte Regioni, che stanno rendendo obbligatoria la vaccinazione per accedere alla scuola materno infantile. E’ un dato di libertà – l’altro pensiero riportato dall’Ansa del ministro della Salute – Il ministero ha fatto un nuovo Piano nazionale vaccini, e una campagna Pro vaccino. La scelta di alcune Regioni che obbliga le famiglie a vaccinare i bimbi per poterli iscrivere alle scuole di infanzia consente a tutti i bambini di accedere ai plessi scolastici in sicurezza, e a quelli che non possono essere vaccinati di poter anche loro frequentare la scuola”.

Nella serata del 23 marzo il ministro Beatrice Lorenzin si è fermata a San Benedetto per una cena con il sindaco Pasqualino Piunti.


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