MONTEMONACO –  Dopo le inchieste di PicenoOggi.it – purtroppo disperse nel chiacchiericcio falsamente scandalistico da parte della stampa nazionale – la questione “Casa Gioiosa” è approdata nel consiglio comunale di Montemonaco, convocato all’occorrenza su richiesta della minoranza. Che richiedeva l’annullamento della delibera del 22 dicembre scorso, dove appunto si parlava di una convenzione possibile tra Comune di Montemonaco e Diocesi di San Benedetto (in realtà, nel documento, si confondeva la diocesi e si citava quella di Ascoli).

La minoranza ha contestato i vizi di forma della delibera, proprio a partire dalla questione della proprietà di Casa Gioiosa. “Abbiamo contestato la richiesta di tre anni del comodato d’uso gratuito: il sindaco Corbelli ha risposto dicendo che è stato un errore di chi ha scritto la delibera – spiegano i consiglieri di minoranza – Peccato che sia stata da lui stesso portata in giunta e approvata e i pareri di regolarità siano stati firmati proprio da lui”.

“Abbiamo chiesto come mai si sia occupata una struttura per tre mesi senza contratto sottoscritto, ancora oggi, e perché non siano state previste coperture finanziarie per le spese di gestione della struttura anche se poi Corbelli ci ha garantito che erano tutte a carico della Protezione Civile. E lo stesso Corbelli ci ha spiegato di non aver ricevuto comunicazioni ufficiali dalla Curia ma di aver appreso, solo dalla stampa, che la Curia non vuole più nessun rimborso se non quello delle utenze”.

Ogni tanto, dunque, la stampa è utile. Si risparmia, almeno, il tempo di una telefonata.

 


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