NORCIA – “Oggi Norcia è la sede del parlamento europeo. Abbiamo deciso di essere qui per celebrare, insieme alle popolazioni colpite dal sisma, i 60 anni dei trattati di Roma”.

Con queste parole, il Presidente del parlamento europeo Antonio Tajani ha aperto a Norcia – insieme ai vicepresidenti e ai presidenti dei gruppi -i lavori del tavolo interistituzionale che si è riunito nella città umbra in segno di vicinanza al centro Italia.

All’incontro hanno partecipato il sottosegretario alle Politiche e agli affari europei Sandro Gozi, il sindaco di Norcia Nicola Alemanno, la Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, il Capo Dipartimento della Protezione civile Fabrizio Curcio e il Commissario straordinario per la Ricostruzione Vasco Errani.

Un appuntamento tanto più significativo se collegato alla celebrazione dei trattati di Roma: occasione per riavvicinare l’Europa, come Istituzione, ai cittadini che ne sono parte, a partire da quelli che vivono situazioni di difficoltà.

Un gesto cui le Istituzioni locali hanno risposto con gratitudine e con un invito a scommettere sulla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma, puntando sulla vocazione culturale e agricola che storicamente li contraddistingue.

Nel corso del suo intervento, il Capo Dipartimento Fabrizio Curcio ha ringraziato il Parlamento europeo per la presenza e per la vicinanza concreta offerta sin dalla primissima fase dell’emergenza. “ Non ci siamo mai sentiti soli – ha spiegato Curcio – e anche se non abbiamo avuto bisogno di squadre europee, abbiamo messo a fattore comune il lavoro svolto insieme. L’Europa è sempre stata accanto alla protezione civile e non solo per la risposta alle emergenze, ma anche e soprattutto per le attività di previsione e prevenzione”.

A conclusione dei lavori, i rappresentanti istituzionali si sono recati nella zona rossa e nel centro storico di Norcia. Qui, accanto alla statua di San Benedetto – simbolo della nascita dello spirito europeo – la filarmonica della città di Marsciano ha omaggiato la delegazione interpretando l’Inno alla gioia di Beethoven, sinfonia che dal 1985 rappresenta l’inno ufficiale dell’Unione Europea.


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