ASCOLI PICENO – Nei giorni scorsi il sindaco di Ascoli, Guido Castelli, si è scagliato insieme ai suoi colleghi di Macerata, Spoleto e Teramo contro il Governo per il Decreto Sisma.

Il Partito Democratico ascolano critica il disappunto del primo cittadino ascolano: “Mentre un giorno dal governo riceve 18 milioni di euro per le periferie (esaltando le sue presunte capacità, ma dimenticando che è stato il Governo a finanziare tutti i progetti presentati)  il giorno dopo invece eccolo strillare contro il Decreto Terremoto, colpevole di non tappare i buffi e le falle della sua malagestione, a partire dal patto di stabilità, sforato incredibilmente nel 2012 con una sanzione che si ritorcerà contro tutti gli ascolani – dichiara il gruppo consiliare Pd – Vero, lo sforamento del patto di stabilità dei comuni del cratere deve essere all’ordine del giorno della discussione politica. Ed il Pd non si tira indietro. Ma lo sforamento non potrà servire per sanare pessime gestioni passate del comune. Fatti che con il terremoto hanno ben poco a che fare (corte dei conti 2012 ad esempio). La modifica del patto deve servire e servirà in particolare a quei comuni che hanno problemi dimostrati dal terremoto”.

Il Partito Democratico Ascolano conclude: “Invece di pensare a salvagenti nazionali, perché il sindaco non si concentra sullo stato degli uffici comunali dedicati all’emergenza sisma, un servizio indispensabile per centinaia di famiglie ascolane sfollate e per le migliaia di sopralluoghi da fare?”.

 


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