ASCOLI PICENO – Sono stati prorogati al 10 aprile 2017 i termini per la presentazione delle domande di sostegno alle stalle colpite dal sisma per le perdite di reddito degli allevatori provocate dai decessi, dal crollo della produzione di latte del 30% per lo stress da freddo e dalle scosse, ma anche per la perdita di mercato causata dallo spopolamento.

Lo rende noto la Coldiretti nel sottolineare che le misure straordinarie sono fissate in 400 euro/capo bovino, 60 euro/capo ovi caprino, 20 euro/capo per suino e 45 euro/capo per le scrofe e 100 euro/capo ad equino.

“Una boccata di ossigeno che deve arrivare con urgenza nelle campagne terremotate per salvare le stalle in un territorio – sottolinea la Coldiretti – a prevalente indirizzo agricolo con una significativa presenza di allevamenti che è importante sostenere concretamente affinchè la ricostruzione vada di pari passo con la ripresa dell’economia che in queste zone significa soprattutto cibo e turismo”.

Sono 25mila le aziende agricole e le stalle nei 131 comuni terremotati di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo con 292mila ettari di terreni agricoli coltivati soprattutto a seminativi e prati e pascoli da imprese per la quasi totalità a gestione familiare (96,5%), secondo le elaborazioni Coldiretti sull’ultimo censimento Istat. Significativa la presenza di allevamenti con quasi 65 mila bovini, 40mila pecore e oltre 11mila maiali dalle quali si evidenzia anche un fiorente indotto agroindustriale con caseifici, salumifici e frantoi dai quali si ottengono specialità di pregio famose in tutto il mondo.

“Il crollo di stalle, fienili, caseifici e la strage di animali hanno limitato l’attività produttiva nelle campagne mentre lo spopolamento – sottolinea la Coldiretti – ha ridotto le opportunità di mercato. Occorre recuperare il ritardo accumulato nell’arrivo delle strutture provvisorie annunciate nelle campagne, dalle stalle ai moduli abitativi”.

“La costruzione in proprio delle stalle da parte degli allevatori è una importante possibilità prevista dall’ordinanza 5 del decreto terremoto che sino ad oggi – denuncia la Coldiretti – è di difficile applicazione a causa dei troppi vincoli a partire da quello che impone strutture similari a quelle dei bandi, mentre basterebbe dare semplicemente un tetto massimo di spesa e permettere agli allevatori di costruirsi la stalla provvisoria più adatta alle loro esigenze”.

“E lo stesso dovrebbe valere per i moduli abitativi per gli agricoltori. Una necessità perché ad oggi molti allevatori – sottolinea la Coldiretti – non sanno ancora dove ricoverare mucche, maiali e pecore sopravvissuti. Per dare finalmente risposte concrete agli allevatori terremotati occorre – precisa la Coldiretti – anche accelerare nel percorso di realizzazione delle stalle provvisorie previste con i nuovi bandi regionali, in parallelo alle stalle fai da te”.

Nell’ottica di una ricostruzione di lungo periodo occorre poi intervenire sulle Ordinanze 8 e 13 che prevedono il rafforzamento, la riparazione e ricostruzione degli immobili, estendendone l’arco temporale di intervento al fine di comprendere gli eventi sia sismici che calamitosi di gennaio 2017.

“Ma sono urgenti anche – spiega Coldiretti – il ripristino delle reti viarie per consentire di raggiungerei mercati, le stalle ma anche i campi da coltivare come nel caso della lenticchia di Castelluccio di Norcia che deve essere al piu’ presto seminata. Per il rilancio delle aree colpite sono inoltre necessarie – aggiunge la Coldiretti – massicce misure di sostegno con sgravi fiscali per famiglie, imprese e per chi investe nelle aree terremotate, oltre a incentivi per favorire e accelerare la ripresa e i flussi turistici, con la detraibilità delle spese sostenute dai turisti per i soggiorni nelle strutture ricettive agrituristiche e un sostegno ai consumi dei prodotti delle aree colpite”-

“Intanto è positiva – conclude Coldiretti – la decisione di riconoscere il danno indiretto per tutti gli agriturismi nelle province colpite dal sisma, come approvato dalla Camera dei Deputati in sede di conversione in disegno di legge del nuovo dl sul terremoto”.


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