BRUXELLES – La riunione degli ambasciatori dei 28 ha rivisto al ribasso la proposta della Commissione Ue che consentiva il finanziamento al 100%, con i fondi europei, delle spese di ricostruzione nelle aree colpite da terremoto e altre calamità naturali, portandolo al 90%.
A quanto riportato dall’Ansa, vari Paesi hanno avanzato riserve chiedendo infatti che si mantenesse un’aliquota di co-finanziamento nazionale.
Il compromesso trovato ha fissato la quota nazionale al 10%. Ora la palla passa al Parlamento europeo.
Per l’Italia è stata “una discussione surreale”.
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