ASCOLI PICENO – La demenza è una malattia cronica progressiva che colpisce il cervello e che comporta la compromissione di facoltà mentali, di aspetti inerenti l’affettività e l’emotività, il comportamento e la personalità. Questi sintomi interferiscono con le normali attività quotidiane del malato fino a renderle impossibili, con perdita parziale o completa dell’autonomia. La sua diffusione è in costante crescita in conseguenza dell’allungamento dell’aspettativa di vita.

L’Italia è uno dei paesi più longevo d’Europa, con 13.4 milioni di ultrasessantenni (il 22% della popolazione), e i malati di Alzheimer in Italia sono attualmente oltre 600.000, con un numero destinato a crescere con il progressivo invecchiamento della popolazione. Nel nostro paese circa l’80% delle persone colpite da demenza sono assistite a casa da familiari e, tra questi, sono soprattutto le donne (circa il 70% dei care givers) a svolgere questo ruolo con conseguenze non solo economiche, ma soprattutto in termini di rischio per la salute, di isolamento sociale e di inadeguate risposte.

La demenza è infatti una malattia che coinvolge tutta la famiglia sia per l’impegno assistenziale che per gli aspetti emotivi e relazionali ad essa correlati. Le varie problematiche connesse alla patologia necessitano di nuove e diversificate forme di risposte dei servizi sanitari, oltre che delle famiglie e del volontariato.

E’ in questo mutato contesto di emergenza socio-sanitaria che si colloca il corso di formazione organizzato, dall’Area Vasta 5, in favore dei familiari e degli operatori sanitari e domiciliari,  che si svolgerà nella sala convegni dell’Ospedale Mazzoni di Ascoli nei giorni 6 e 13 maggio.

L’importanza del corso ,a numero chiuso, è dimostrata dall’interesse suscitato nella popolazione, tanto che le richieste di iscrizione sono andate ben oltre il numero disponibile.

Il corso, che si avvale della  professionalità di vari specialisti impegnati sul campo,  intende offrire le competenze necessarie per operare e convivere con serenità e professionalità con un malato di demenza, al fine di rendere più efficace il processo assistenziale. L’obiettivo concreto sarà mirato, in particolare, alla conoscenza dei diversi stadi della malattia e dei disturbi comportamentali, alla gestione della quotidianità del malato e delle esigenze infermieristiche, nonché alla comprensione di vari aspetti medico-legali.


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