ASCOLI PICENO – Un giovane poeta ascolano, già apprezzato dalla critica nazionale, che ora scrive una sua graffiante poesia al Comune di Ascoli, “chiedendo che sia protocollata come lettera ufficiale”.  Forse a causa della recente statistica dove la provincia di Ascoli compariva ultima in Italia nelle retribuzioni medie, forse a seguito della trasmissione FuoriRoma di Rai Tre che ha dipinto una città addormentata, forse per tanto altro ma ad ogni modo Davide Nota stavolta adopera i versi come fossero lame, ciascuna tagliente e incisiva.

Un disvelamento, come la vera poesia sa fare, unendo cultura e passione civile senza timore di ribaltare, così, convenzioni e idealità mai sottoposte a critica e, per questo, immobilizzate nel tempo. Di seguito quanto scritto poco fa da Nota sul suo profilo Facebook.

 

Ho appena inviato al Comune di Ascoli Piceno questa lettera in versi, chiedendo che sia protocollata come lettera ufficiale.

Al Comune di Ascoli Piceno

Distinguiti in sublimi fallimenti,
segui il volo del picchio
in baratri incantati.
Vola basso, campione,
rasoterra, anzi, interrati.
Mostra a tutti, per dio,
come frigge un ascolano.

E quando avrai scalato
le più alte vette dell’insuccesso,
ricordati di Polisia,
la tua santa, precipitata
in una faglia del monte
che ha per nome Ascensione
fuggendo da padri
traditori come te.

 


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