ANCONA – Aveva assunto 4 grammi di cocaina nella notte tra sabato e domenica, durante una serata tra amici, Valerio Andreucci, il fantino di 23 anni fermato per l’omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli, di 54 anni, ucciso a coltellate nei pressi della sua ambulanza veterinaria domenica mattina lungo la strada Chiaravallese a Osimo.

A quanto riportato da una nota dell’Ansa, lo ha detto lo stesso Andreucci rispondendo il 24 maggio alle domande del gip Carlo Cimini durante l’interrogatorio di garanzia nel carcere di Montacuto alla presenza del suo legale Alessandro Angelozzi.

L’agenzia di stampa riporta la testimonianza del legale: “Andreucci, che aveva gli occhi spiritati, ha raccontato di avere notato un’auto bianca con le frecce accese in una piazzola vicino al luogo del delitto, poi buio totale. La prima versione fornita dal giovane era invece di un tentativo di rapina da parte di quattro uomini armati di coltelli, ritenuta non credibile dai carabinieri che stanno conducendo le indagini e che lo hanno arrestato”. L’avvocato Angelozzi ipotizza: “Un collegamento nella sua percezione dell’auto”.

Quanto alla cocaina, il legale sta vagliando la possibilità che il suo assistito sia un tossicodipendente cronico. In carcere al 23enne di Ascoli Piceno (che collaborava occasionalmente con Pinciaroli) sono stati somministrati tranquillanti e sonniferi.

Nel pomeriggio verrà effettuata l’autopsia sul corpo del veterinario presso l’ospedale di Torrette. A condurre l’esame autoptico il medico legale Adriano Tagliabracci, incaricato dal Pm Marco Pucilli.

Dovrà stabilire quali tra le numerose ferite da arma da taglio inferte alla vittima, soprattutto al torace e alla gola, ne abbiano provocato il decesso.

carabinieri continuano a raccogliere testimonianze e elementi che aiutino a individuare il movente della furia omicida, non ancora chiarito.

Si sta anche cercando di inventariare cosa c’era all’interno dell’ambulanza e se manca qualcosa: non il denaro, ritrovato addosso al morto.


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