ASCOLI PICENO – Il sangue sul coltello, le impronte sul manico attribuite a Valerio Andreucci, gli sms scambiati con gli amici prima e dopo l’omicidio, che fanno pensare alla premeditazione.

A quanto riportato da una nota dell’Ansa, è pesante il quadro probatorio a carico del fantino 23enne accusato dell’omicidio del veterinario Olindo Pinciaroli.

Tanto che il difensore, l’avvocato Alessandro Angelozzi ”alla luce di quanto emerso purtroppo è necessario avere un nuovo colloquio con lui per approfondire tutti gli aspetti di questa vicenda e cercare di entrare nel vivo del suo profondo ‘io’. Per poter acquisire – spiega il legale – una cognizione piena del fatto che a mio parere appare ancor più confuso”.

Il giovane ha inviato messaggini agli amici chiedendo, pare, ”dove si può nascondere un corpo?”.

”Sto al fatto – replica il difensore – che lo stesso Pm ha disposto che venga verificata attraverso l’analisi del sangue e delle urine prelevate domenica ad Andreucci la presenza di sostanze stupefacenti che potrebbe aver assunto”.


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