ROMA – Nuovo incontro dei comitati di cittadini sorti dopo il terremoto del 2016: punto di incontro Roma dove si sono recati cittadini provenienti da molte zone appenniniche, da Amatrice ad Arquata, da Accumoli a Pievetorina, da Castelluccio a Fiastra. Tante le testimonianze e le proposte, in una situazione per molti divenuta disperata: “In pochi secondi ho perso la casa, ho perso il lavoro, non ho soldi per andare avanti e non riesco più ad assicurare un futuro ai miei figli, non riesco a guardarli in faccia” ha affermato ad esempio uno dei presenti.

I comitati hanno deciso di non abbandonare i tavoli di lavoro con Governo e Regioni, ma si sono detti d’accordo che se non emergessero novità positive dagli incontri si è pronti per procedere con proteste di piazza. La prima, tra queste, si preannuncia a Castelluccio di Norcia, frazione distrutta dal sisma: “Se non si darà ai residenti la possibilità di accedere al borgo senza limitazioni, allora agiremo per impedire ai turisti di accedervi nel periodo dell fioritura”, è stato detto.

Tra le altre iniziative, una protesta prevista ad Amatrice il 5 giugno: per quella data il presidente della Regione Lazio aveva promesso la riapertura dei negozi; a questo punto i comitati hanno deciso di organizzare una inaugurazione e apertura dei negozi con tanto di taglio del nastro senza attendere i tempi della non-ricostruzione.


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