ASCOLI PICENO – Allarme rientrato. Il Lago di Pilato, una delle maggiori attrazioni naturalistiche del Parco dei Sibillini, non è stato prosciugato dal terremoto: c’è acqua nell’invaso.

Ne dà notizia l’Ente Parco, che ha avviato un monitoraggio con l’Ispra, il Collegio delle Guide Alpine delle Marche e i Carabinieri forestali. Rassicurazioni anche sulla presenza del Chirocefalo del Marchesoni, il crostaceo che vive nelle acque del lago. Nelle settimane scorse su Facebook erano apparse foto in cui sembrava che i movimenti del terreno prodotti dalle scosse avessero prosciugato l’invaso.

Piceno Oggi aveva riportato recentemente anche le parole del responsabile Alessandro Rossetti che aveva autorizzato un monitoraggio approfondito.

Non ci sono elementi che facciano presupporre il peggio aveva assicurato, confidando che era solo una questione di tempo. Ed è stato così.

“Lo specchio d’acqua c’è – spiega il Parco dei Sibillini – anche se con una quantità di acqua inferiore rispetto alla media del periodo”.

Le dimensioni e la portata d’acqua dipendono principalmente dalla distribuzione delle precipitazioni: il lago è infatti alimentato soprattutto dallo scioglimento delle nevi. Sono anche evidenti alcune frane, soprattutto nella parte rocciosa del Pizzo del Diavolo, che richiedono una valutazione più approfondita sul rischio di nuovi crolli.

Al momento il sentiero da Foce è inagibile e il transito fino a Forca di Presta è bloccato: la strada da Montegallo è interrotta.

Alla spedizione hanno preso parte i tecnici dell’Ispra (l’Istituto Superiore Protezione e Ricerca Ambientale), geologi e idrogeologi, i quali hanno anche fatto rilievi idrogeologici nel bacino del lago servendosi anche di un drone.

Con loro c’erano il presidente dell’Ente Parco Oliviero Olivieri, le guide alpine delle Marche, i Carabinieri Forestali, che hanno condotto una rilevazione con il Gps.


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