ASCOLI PICENO – Proprio in via Mari, sono stati filati nuovamente i bozzoli di migliaia di bachi da seta allevati in città, un segno forse del destino, infatti nel 1871 quando nacque la Regia Stazione Sperimentale di Padova furono creati 11 Osservatori Bacologici in alcune zone dell’Italia: di cui due erano ubicati nella vallata del Tronto, uno ad Ascoli e uno ad Offida. A dirigere l’Osservatorio ascolano fu chiamato nel 1872 un impiegato comunale proprio Erasmo Mari.

Grazie all’Assessore della Regione Marche Anna Casini, che ha fatto pubblicare il Bando Reg.le della Misura 16.1 (sull’innovazione) è stato finanziato un progetto sulla gelsi-bachicoltura marchigiana al quale partecipa anche una rete ascolana di Associazioni e aziende che vogliono rilanciare il territorio piceno:

“Ascoli ha una nuova via della seta – dichiara il Direttore dell’Associazione Agrivalore / Coop.Soc.DOMI, Concetti Gianfranco-  faremo i primi passi assieme all’assesore regionale Anna Casini, agli amici della Camera di Commercio e al C.P.I.A. (Centro Provinciale Istruzione Adulti) diretto dalla Preside Sabrina Fondato.”

Lo studio e lo sviluppo delle siepi di gelso per il baco da seta sarà sperimentato  nella nuova  azienda agricola “ GELA “ dell’ascolano Gianni Alessandrini e sulla Piattaforma web  “ F.S.A.FarmShareAdoption  così da promuovere e sviluppare il patrimonio naturale del Piceno attraverso la costituzione di apposite start-up, una in particolare si occuperà dell’impianto di VIVAI per la produzione sperimentale di piante di GELSO bianco e dell’allevamento dei bachi da seta della famosa varietà  “ Giallo Ascoli “.


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