ASCOLI PICENO – A partire da lunedì si lavorerà anche di notte per rimuovere le macerie nei comuni delle Marche colpiti dai terremoti dei mesi scorsi. La Regione ha deciso di attivare i due siti di deposito temporaneo di Monteprandone e di Tolentino con turni di lavorazione h24.
“Portare via le macerie è la priorità. Stiamo lavorando a ritmi serrati ma non basta – spiega il presidente Luca Ceriscioli -. Con la definizione del piano regionale delle macerie abbiamo deciso di implementare la rimozione a partire dai comuni più colpiti dal sisma”.
Con questa accelerazione, la capacità produttiva sarà di 700 tonnellate al giorno per Tolentino, 1.500 tonnellate per il sito di Monteprandone, e 300 per il sito Unimer, per una potenzialità complessiva di 2.500 tonnellate di macerie al giorno.
In attesa del completamento dell’area 2 di Tolentino, si sta individuando una soluzione provvisoria (1 o 2 siti) per depositare temporaneamente le macerie rimosse che non sono immediatamente lavorabilI.
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CHE LA RIMOZIONE DELLE macerie debba essere fatta prima possibile non c’è ombra di dubbio. Ma che i comuni non potrebbero individuare dei siti per ammucchiarle all’interno del territorio comunale perché sono sicuro che nella ricostruzione potrebbero essere una risorsa per poterle riutilizzare in mille modi, a me sembra veramente molto strano.