ANCONA – “L’edilizia popolare nella Regione Marche è ferma per colpa dell’inerzia della vicepresidente Anna Casini che in 2 anni di legislatura non ha prodotto alcun risultato, anzi ha tenuto bloccati milioni di euro vincolati già disponibili. Un comportamento grave e inspiegabile”. Così interviene il consigliere regionale di Area Popolare Mirco Carloni.

“Il 27 dicembre – continua Carloni – dello scorso anno, l’Assemblea legislativa delle Marche ha modificato il Piano Regionale di edilizia Residenziale (Triennio 2014/2016) approvato nel 2014 perché risultava quasi totalmente inattuato. Alcune azioni sono state sostituite con altri interventi affinché ci fosse subito un rapido impiego delle risorse disponibili sin dal 2014 con effetti positivi sulla domanda abitativa e sul settore dell’edilizia. Dopo più di sei mesi questa promessa è stata nuovamente disattesa e le nuove linee d’intervento sono anch’esse quasi completamente inattuate, con ulteriore spreco di quelle risorse ormai disponibili da anni. Non è stato fatto nulla per la linea B.2 “Acquisto immobili con priorità per quelli invenduti, ultimati o ultimabili entro 12 mesi dalla data di acquisto” dove sono disponibili 8.547.085,00 di euro, così come sono inutilizzati i 2.000.000 di euro per la linea B.3 “Concessione di contributi per l’acquisto della prima abitazione (cd. buoni casa)” e i 300.000 euro della linea D. Complessivamente su quasi 12,5 milioni di euro a disposizione, ad oggi risultano utilizzati solo 1,5 milioni per l’abbattimento delle barriere architettoniche. In una fase in cui ci sono poche risorse, come si possono lasciare inutilizzati più di 10 milioni di euro per anni? Un vero spreco. E pensare poi che per i buoni casa sono stati previsti punteggi premianti per i cittadini dei comuni colpiti dal terremoto che avrebbero assoluta necessità di beneficiarne subito. Un ritardo ingiustificabile che si aggiunge a quelli gravissimi delle demolizioni dei fabbricati lesionati e delle casette, ormai sotto gli occhi di tutti”.

“Dietro gli importanti obiettivi proposti dall’assessore Casini con la D.G.R. n. 1151 del 03/10/2016 (consumo zero di ulteriore suolo urbano, rapido impiego delle risorse disponibili, contenimento dei costi di realizzazione degli alloggi) si nasconde un vuoto assoluto nell’azione attuativa di questi progetti. Questa estenuante attesa deve finire. Occorre attuare con rapidità le nuove linee d’intervento per limitare i danni, gli sprechi e le inefficienze derivanti dal non utilizzo di risorse finanziarie ormai disponibili da anni, e dare risposte concrete a tanti cittadini marchigiani più bisognosi che, specialmente in questo periodo di scarsità di risorse e di difficoltà di bilancio, vivono il problema dell’emergenza abitativa, anche nelle zone colpite dal sisma. Per queste ragioni ho presentato – conclude il consigliere di Area Popolare Mirco Carloni – un’interrogazione in consiglio regionale per conoscere le cause di questa inerzia che sta costando caro ai cittadini marchigiani”.

Immediata la risposta della vice presidente della Regione MarcheAnna Casini:

““La priorità della Giunta regionale è la ricostruzione: parlare di riforme mancate in una situazione come quella che si è creata in quest’ultimo anno, denota scarsa sensibilità verso i problemi reali della comunità regionale. Tutto il territorio regionale è stato praticante colpito dal sisma e tutte le risorse disponibili sono state dirottate sulla ricostruzione. Nel settore dell’edilizia pubblica, ad esempio, l’Erap sta dando un significativo contributo alle attività di ricostruzione – afferma la vice presidente – È il soggetto attuatore delle opere di urbanizzazione e fondazione delle Sae (Strutture abitative di emergenza), ha validato 57 progetti per l’insediamento delle Sae, 60 gare per individuare le ditte incaricate della direzione dei lavori, ha gestito le attività connesse all’acquisizione degli immobili, valutando 236 proposte di vendita relative a 1.713 alloggi. In una situazione di emergenza come l’attuale, chi parla di riforme non attuate probabilmente vive sulla Luna! È vero che la Giunta ha proposto una riforma del Piano regionale di edilizia residenziale e ha avviato l’attuazione dei provvedimenti introdotti per migliorare le precedenti disposizioni in vigore – conclude Casini – Ma il sisma ha dirottato tutte le attenzioni e le priorità verso altre direzioni, sorvolando poi sulle disposizioni nazionali che vincolano i bilanci pubblici al rispetto delle regole e impediscono l’utilizzo di somme disponibili, come ogni amministratore dovrebbe sapere. Ora la priorità è la ricostruzione e su questo terreno il nostro impegno è massimo”.


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