FERMO – Nella giornata dell’11 luglio le assemblee dei sindaci delle province di Macerata e Fermo hanno approvato il piano delle opere pubbliche prioritarie. La ricostruzione pubblica, infatti, passa attraverso i piani delle opere. Tutti i piani vengono approvati dalle governance provinciale dei sindaci.

Fino ad ora sono stati approvati quattro piani per 283,65 milioni di opere:
– Piano delle scuole – blocco A scuole ordinanza 14 di Errani che comprende 12 scuole per un totale di 48.730.000
– Piano delle scuole – blocco B – approvato e finanziato in parte dallo stato in parte dalla regione per un totale di 139.920.000
– Piano delle opere pubbliche della regione Marche, primo stralcio per un totale di oltre 78 milioni di euro per 69 interventi (senza considerare la provincia di Ascoli che discuterà il piano in serata).

Le opere dentro il cratere sono 51 per un totale di oltre 61 milioni di euro. Le opere fuori dal cratere sono quasi 17 milioni.

– Progetti da finanziare con donazione con SMS per un totale di 17 milioni.

A Macerata il piano delle opere è stato approvato all’unanimità. Il piano relativo alle donazioni ha avuto l’approvazione dell’assemblea a maggioranza con 3 contrari e 5 astenuti.

A Fermo il piano delle opere pubbliche è stato approvato con un contrario e tre astenuti. Il piano delle donazioni è stato approvato all’unanimità.

Il piano delle opere generale è stato redatto dai sindaci. La Regione Marche ha messo a disposizione una piattaforma informatica sulla quale gli enti pubblici hanno inserito le opere con le priorità. Tutti i comuni del cratere hanno avuto almeno un’opera (tra scuole, municipi o quanto indicato in priorità).

“Al piano approvato ieri – spiega il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli – ne seguiranno tanti altri, con cadenza di 3 o 4 mesi, anche per permettere in condizione gli enti di seguire adeguatamente i lavori. Ringrazio gli amministratori per la collaborazione. Le opere pubbliche inserite fanno parte dei comuni sia dentro che fuori dal cratere, proprio per allargare il più possibile e dare la possibilità ai comuni delle due provincie di ricostruire l’opera che loro ritengono prioritaria. Il piano relativo alle donazioni degli sms è stato redatto in base alle segnalazioni dei sindaci o per coprire mancanza di risorse per terminare altre opere, come per esempio la scuola di Pieve Torina o Montegallo o il centro commerciale di Visso. Il progetto della ciclovia, circa 28/30 km, è stato richiesto da 20 sindaci della vallata del Fiastra e dall’Unione montana perché da sempre ritenuto un volano di sviluppo. Ricostruire non significa sistemare quello che è stato distrutto dal sisma ma anche creare nuove opportunità di attrazione e lavoro”.


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