ANCONA – Il Consiglio regionale delle Marche ha approvato ieri la proposta di legge che conteneva disposizioni  “relative all’esercizio delle funzioni regionali concernenti la prevenzione vaccinale” recependo così il “Decreto Lorenzin” del 2017 con 19 voti a favore, 6 contrari di Lega Nord e Movimento 5 Stelle, che hanno a lungo protestato in aula, e un astenuto, ovvero Elena Leonardi di Fratelli d’Italia.

Il testo è stato completamente emendato rispetto a quello originario, che aveva anche una titolazione diversa e va dunque ad attuare la legge in una materia, la “tutele della salute” di competenza concorrente fra Stato e Regione. Il Decreto Lorenzin prevede tra le altre cose che l’Asur locale provveda “all’accertamento, la contestazione e l’irrogazione delle sanzioni previste” dal decreto sopracitato e dunque, col provvedimento votato ieri, sarà più facile far rispettare l’obbligo col Dl che prevede, in particolare, 10 diverse vaccinazioni per bambini e ragazzi fino a 16 anni, necessarie per l’accesso a scuola e sanzioni fino a 500 euro per chi non rispetta i dettami.

Sulla questione è intervenuto anche l’esponente piceno del Pd Fabio Urbinati che ha detto: “Rispetto i cittadini che hanno assistito al dibattito ma stigmatizzo i comportamenti in aula e quelli tenuti lungo tutto l’iter di approvazione. La scienza non è democratica” chiosa Urbinati.


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