CASTEL DI LAMA – Movimento 5 Stelle al gran completo sabato 16 settembre a Castel di Lama all’incontro con i parlamentari Patrizia Terzoni e Andrea Cecconi ed il consigliere regionale Peppe Giorgini. Assieme ai simpatizzanti provenienti da tutta la provincia, tanti cittadini di Castel di Lama.

“Partiamo da Qui” il titolo dell’evento scelto appositamente per indicare l’inizio di un percorso delineato secondo i grillini: amministrare Castel di Lama e l’Italia sotto il simbolo del M5S.

Il primo a prendere la parola è stato il consigliere comunale uscente Mauro Bochicchio che ha riassunto gli ultimi concitati giorni tra luglio ed agosto che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale. Significativa la prima slide proiettata sullo schermo: l’aula consiliare desolatamente vuota nel giorno dell’ultimo consiglio comunale. “Chi ora parla di furto democrazia sono le stesse persone che volutamente hanno svuotato l’aula consiliare convocando le assise negli orari più  assurdi. Chi ci ha amministrato negli ultimi tre anni è colui che il 26 luglio definiva squallida la proposta del M5S di aumentare di 2000 euro il fondo per le famiglie in difficoltà ma poi, la settimana successiva, si è lavato la coscienza destinando l’indennità di 5000 euro ottenuta come lavoratore autonomi per il sisma, alla medesima squallida finalità”.

Successivamente l’ex consigliere ha raccontato alcuni particolari dello scandalo della sparizione di 60 mila euro dalle casse della Multiservizi Lama: “La società partecipata aveva due conti correnti di cui uno nell’esclusiva disponibilità dell’allora amministratore. Per mesi sono stati sistematicamente ed incomprensibilmente spostati i soldi su questo conto che poi venivano o prelevati o destinati a saldare le fatture non pagate dalla Pro Loco. Poi il giorno in cui Loredana Zappacosta ebbe il coraggio di presentare un esposto in autotutela per segnalare le incongruenze contabili nella gestione della associazione questo continuo drenaggio di risorse quasi si arrestò. Quasi il 95% delle somme sono state infatti sottratte prima dell’esposto. Per questo bisogna apprezzare il suo coraggio e non criticarlo come hanno provato a fare alcuni”.

Il gesto di Loredana Zappacosta è stato sottolineato anche dal parlamentare Andrea Cecconi: “Se nel nostro paese esistessero più Bochicchio e più Zappacosta e meno Ruggieri probabilmente vivremmo in un paese migliore. La vicenda dei 5000 euro è una questione che riguarda l’onore personale di un sindaco che, approfittando della conoscenza di norme che magari il normale cittadino non ha, prende l’indennizzo prima di tutti senza dire niente a nessuno. Se a questo aggiungiamo la vicenda della Multiservizi, la vicenda del portafoglio che ha coinvolto l’assessore fa sorridere che si permettano pure di liberarsi delle colpe di un’amministrazione andata al macero accusando Bochicchio di essere un ladro di democrazia”.

Un occhio infine all’ambiente tema al centro di tante battaglie portate avanti dal consigliere regionale Peppe Giorgini: “Questa provincia non ha nulla da invidiare a Scampia”. Il consigliere sambenedettese ha descritto le innumerevoli criticità ambientali della nostra provincia rappresentate sia dalle numerose discariche chiuse o in fase di ampliamento che dagli impianti di depurazione come quello attualmente gestito da Uniproject ma di proprietà del Piceno Consid. A dar manforte l’onorevole Patrizia Terzoni che ha illustrato il programma nazionale che il M5S intende portare qualora andasse al governo “un programma che ha un orizzonte non di 2 – 3 anni come di solito siamo abituati a vedere ma una prospettiva di 20 – 30 anni e che vuole dare risposte ai tanti problemi irrisolti che ci ha illustrato Giorgini ma che sono presenti ovunque sul territorio nazionale”.


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