LORETO – Si è aperta nei giorni scorsi a Loreto, presso il Museo-Antico Tesoro della Santa Casa, la mostra “L’arte che salva. Immagini della predicazione tra Quattrocento e Settecento. Crivelli, Lotto, Guercino”, la prima del ciclo di eventi “Mostrare le Marche”, il progetto Biennale della Regione Marche che vede tra il 2017, e l’autunno del 2018 altre cinque mostre a Macerata e Ascoli Piceno e poi a Fermo, Fabriano e Matelica.

A cura di Francesca Coltrinari e Giuseppe Capriotti dell’Università di Macerata e organizzata da Artifex International, la mostra di Loreto è sostenuta dalla Regione Marche con l’obiettivo di valorizzare e tutelare il patrimonio artistico e culturale dei luoghi colpiti dal sisma e del rilancio dal punto di vista turistico ed economico degli stessi. Luoghi da cui provengono gran parte delle opere esposte, cioè dai musei e dalle collezioni pubbliche ed ecclesiastiche interessate dall’ultimo terremoto e messe in sicurezza presso i depositi attrezzati del MIBACT.

”E’ attraverso la riaffermazione dell’identità culturale dei nostri territori e la fruibilità di questi capolavori – ha evidenziato l’assessore regionale al Turismo-Cultura, Moreno Pieroni nel corso della conferenza stampa di presentazione – che vogliamo trasmettere un segnale di effettiva ripartenza e avviare così un percorso di rinascita dei luoghi e dell’arte ferita, tenendo quindi sempre alta l’attenzione sui territori colpiti dal dramma dello scorso anno. L’Arte salvata e l’Arte che a sua volta salva, dunque, perché porta con sé un messaggio forte di speranza nella bellezza e le Marche possono davvero fregiarsi di un immenso patrimonio artistico che della bellezza ne è ambasciatore. Il progetto organico dei sei eventi d’arte nasce sia con l’intento di valorizzare nel biennio 2017-2018 il patrimonio culturale delle aree colpite dal sisma, anche attraverso una notevole attività di promozione su cui la Regione investirà molto, ma anche come proposta di destagionalizzazione dell’offerta turistico-culturale. Questo progetto – ha concluso Pieroni – inoltre, rappresenta anche un ottimo esempio di collaborazione istituzionale fra Enti: Regione, Ministero, Comuni che hanno fatto sistema dando vita a un’operazione culturale importante”.

Alla conferenza stampa, moderata dal dirigente regionale Raimondo Orsetti affiancato dalla dirigente del servizio Cultura, Simona Teoldi, hanno preso parte anche i curatori della mostra, il sindaco di Loreto, Paolo Niccoletti, il sindaco di Matelica Alessandro Delpriori, la coordinatrice Unità di Crisi regionale- Marche del Mibact, Francesca Furst.

Il progetto “Mostrare le Marche”, dopo la partenza al Museo-Antico Tesoro della Santa Casa di Loreto , vedrà l’apertura a Macerata, Palazzo Buonaccorsi, della mostra “Capriccio e natura nel secondo Cinquecento.

Percorsi d’arte e di rinascita nelle Marche” a cura di A.M. Ambrosini e A. Delpriori, nei mesi da dicembre 2017 a maggio 2018 mentre, ad Ascoli Piceno, presso la Pinacoteca Civica e Sala Cola dell’Amatrice è in programmazione la mostra “Cola dell’Amatrice pittore eccentrico tra Pinturicchio e Raffaello”.

Il 2018, con una tripla partenza nel mese di marzo, vedrà a Fermo, nella Chiesa di San Filippo, l’ordinamento della rassegna “Rinascimento a Fermo: pittori tra Adriatico e Appennino dal tardogotico a Carlo Crivelli”, che terminerà nel dicembre 2018. Intanto a Fabriano, sempre a marzo, si aprirà all’Oratorio San Giovanni la mostra “Orazio Gentileschi caravaggesco errante nelle Marche” visibile fino a settembre 2018. Anche Matelica da marzo a settembre 2018 ospiterà una considerevole rassegna espositiva: “Il romanico nelle Marche con i percorsi delle abbazie (Valle del Chienti – Valle del Potenza)”. Tutte le mostre sono collegate anche da voucher promozionali: la visita di una mostra dà diritto allo sconto per l’ingresso ad un’altra delle sei in programma.


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