ASCOLI PICENO – “Quanto accaduto martedì 24 ottobre, allo stadio Del Duca di Ascoli Piceno prima della partita Ascoli–Spezia è un fatto inverosimile che desta profonda vergogna e rammarico, offende le tradizioni democratiche antifasciste della città di Ascoli e del suo territorio”.

Sono parole dure quelle dell’onorevole Luciano Agostini (Pd) dopo il gesto (alla fine di un gruppo sparuto) di alcuni tifosi della Curva Sud di entrare nel settore dopo il minuto di riflessione dedicato alla memoria di Anna Frank: decisione presa dalla Lega dopo gli adesivi antisemiti comparsi e posti allo stadio Olimpico di Roma dai tifosi laziali. Tutto lo stadio “Del Duca” ha applaudito la lettura del brano tratto dal diario della giovane. Applausi anche da coloro che invece erano comunque entrati in Curva. Agostini è comunque amareggiato.

“Non aver voluto partecipare alla giusta iniziativa indetta dalla Lega Calcio dopo i fatti dell’Olimpico di Roma, dove sono comparse immagini di Anna Frank in maglia giallorossa con insulti antisemiti al termine della partita Lazio-Cagliari, non è giustificabile in alcun modo – afferma il politico –  Non è la prima volta che in alcuni ambienti della tifoseria ascolana si hanno dimostrazioni così becere e di basso profilo. Ricordare che la Città e la Provincia di Ascoli Piceno sono state insignite della Medaglia d’Oro al Valor Militare per attività partigiana, grazie alle importanti vicende di cui è stata protagonista la resistenza ascolana nel settembre del 1943, testimonia quanto sia profondo il legame della comunità di Ascoli ai valori della democrazia e della libertà ottenuta anche con il sangue versato da tanti giovani ascolani sul Colle San Marco”.

Agostini aggiunge: “Dal mio punto di vista non è sufficiente prendere le distanze da tale gesto dicendo che si è fatto solo un danno d’immagine alla città. C’è di più. C’è l’offesa alla coscienza civile e democratica di tutta la comunità della Città di Ascoli e del territorio Piceno – afferma l’onorevole – Mi aspetto e faccio appello alle Istituzioni e alle forze democratiche e alla società Ascoli Picchio F.C. 1898  affinché si assumano tutte le iniziative per isolare chi si è reso protagonista di tale gesto e si riaffermi ancora una volta che il mondo dello sport, per valori e convinzioni, è distante da simili azioni”.

Il politico conclude: “Una mobilitazione sarebbe la risposta più corretta a dimostrare quanto la nostra comunità sia attaccata ai valori democratici e repubblicani della lotta partigiana”.


Copyright © 2024 Riviera Oggi, riproduzione riservata.